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23 luglio 2015

Fare foto per il tuo negozio online - livello avanzato (Styling) - 2^ parte

foto di PinoLina

Come annunciato, proseguiamo la nostra panoramica sullo styling.
Anche questa settimana ti mostriamo degli esempi di styling, che secondo noi rendono appieno la varietà di inquadrature, props, branding possibili. Ovviamente Etsy, ma anche Pinterest, sono pieni zeppi di ottime fotografie da cui prendere ispirazione: la nostra è quindi solo una panoramica, che potrai arricchire con le tue ricerche e adattare al tuo prodotto.
Ti consigliamo di dare un’occhiata anche ai negozi da cui sono stati scelti i prodotti, per soffermarti sull’omogeneità del negozio e scoprire la loro evoluzione, sbirciando i primi oggetti venduti.

Oggi ci occupiamo dell’abbigliamento e degli accessori per lui, del vintage, dell’abbigliamento e degli accessori per bambini e degli oggetti per la casa.

Una nota sull’abbigliamento vintage: molti negozi utilizzano un collage di due immagini (abito intero + piano americano o un particolare della spalla) come anteprima, fotografato su fondo grigio o neutro. Questo è un modo per rendere il vintage meno “vecchio” e donargli un’allure pulita e ordinata.

NB: Essendo il programma di questo mese dedicato a chi è a un livello avanzato, non abbiamo incluso nelle selezioni, fotografie con fondo bianco o neutro, che rappresentano il solo prodotto: se non hai destrezza con la tecnica fotografica ti consigliamo di familiarizzare con le tecniche base, che trovi a questo link.

Abbigliamento e accessori per lui 



in senso orario:
Detachable Shirt Collar | Birch Wood Handlebar | Vintage Plaid Flannel Shirt |1980 Pierre Cardin Advertisement | Men's Apron | Tie Organizer Hat Rack | Wooden Tie Clip | White and black Bow tie | Cosmetic bag |Grey and White Agates Cufflinks

Vintage


in senso orario:
Vintage 60s wooly tank | Vintage 1950s striped dress | 19th Century Cake Mold | Boy's Shirt |  Antique english cutlery | Antique Creamer | Vintage eyeglasses | Vintage 1940s Suit | Vintage Pyrex Flask |Vintage Brushes

Bambini 


in senso orario: 
Baby Pixie Bonnet | Hammer Toy | Fox wall art | Pink baby blanket |Striped swimwear | Box shelf | Whale stuffed toy | Floral skirt | Felt miniature mouse | Farm dress | Bread slice Mini plush | Tattooed doll

Oggetti per la casa 


in senso orario: 
Geometric wooden houses | Flamingo plate set | Valet stand | Kitchen set with table mats | Crochet rug | Honey Buttermilk Soap | Sketch Mug | Cloud sponge | Set of two Cactus napkins |Pillow shams

La nostra carrellata prosegue nei prossimi giorni.

E tu come ambienti le tue foto? Raccontacelo qui sotto nei commenti o vieni sul forum nella discussione dedicata!


Grazie a Siska e a Lalla per l’aiuto nella scelta delle foto

Scritto da Giada Ramponi.

Giada ha i capelli rossi e il sorriso pronto, lavora nel negozio di antiquariato di famiglia e buca animaletti (di plastica!) per farne delle spille che vende nel suo negozio Etsy.
E’ nota nel forum EIT per gli interessanti aneddoti raccontati col suo tono scanzonato, lo stesso che ha messo a nostra disposizione in questo blog per raccontarci quello che succede nel mondo EIT.



1 luglio 2015

Fare foto per il tuo negozio online - livello avanzato (Styling) -1^ parte

foto di RareRetro
Nel secondo mese di EIT school dedicato alla fotografia per chi è a un livello avanzato, ci soffermeremo sullo Styling, ovvero l’arte di abbinare degli oggetti di contorno ai nostri prodotti, per farli risaltare, attirare il nostro target e rimanere in linea con il nostro brand.
Lo styling riguarda inoltre le inquadrature che scegliamo di adottare nei nostri scatti, la luce, e diciamo in generale, l’atmosfera che i nostri scatti creano. Lo styling riguarda tantissimi ambiti, dalla moda, alle riviste, dall’arredamento, al prodotto etc, ma in pochissime parole, grazie a una buona scelta degli elementi scenici, in un batter d’occhio possiamo catturare il nostro target, esprimere la nostra mission, far risaltare il nostro brand, dare importanza a ciò che creiamo, suggerire l’uso che si può fare della nostra creazione e fornire indicazioni sulle dimensioni.
Come detto a giugno, una delle caratteristiche che devono avere le fotografie dei prodotti è la bellezza: senza la “messa in posa” delle nostre creazioni non è possibile raggiungere l’estetica desiderata. Quell’estetica che caratterizza il nostro brand e che veicola il messaggio che vogliamo lanciare proprio a quel cliente, che è il nostro cliente ideale.
Per avere un’idea più chiara di cosa si parla quando si parla di Styling, vi rimandiamo ad alcuni articoli.

Cos’è lo Styling?


LINK DA STUDIARE

➨ Dal blog di Etsy un post sull’uso degli oggetti di scena per dare enfasi al proprio prodotto e rendere unico il proprio brand
➨ Anche su altre piattaforme si trovano consigli molto utili che riguardano lo styling: qui quelli di Big Cartel
➨ Alcuni consigli per mettere in posa i proprio oggetti su Etsy, da una venditrice e designer: Rachel Shingleton di PencilShavingsStudio.etsy.com.
➨ Lo styling non è solo per le inserzioni, ma può essere molto utile per le fotografie dei vostri blog.
➨ Il New York Institute of Photography ci suggerisce tre facili trucchi per uno styling perfetto
➨ Alcuni semplici consigli di Holly Booth, fotografa di prodotti.
➨ Dal sito di StyleShoot, produttori di attrezzature tecniche per la fotografia di moda e commerciale, una guida pratica allo styling .
➨ Degli esempi di styling con protagonisti gli oggetti, nella board di Jess Wright, designer australiana.
➨ Un piccolo compendio di articoli con tantissimi consigli (sia generali sulla fotografia sia specifici sullo styling) su come fotografare dentro casa
➨ Lo styling ha bisogno di preparazione e organizzazione, non si può improvvisare, ma è necessario fare un piano d’azione affinchè i vostri scatti risultino esattamente come li volete. Ecco quindi un paio di articoli (dal blog di Etsy 1 e da Digital Photography School l’altro) che danno alcuni consigli.
➨ In un articolo della direttrice di Vogue si dice che quello della stylist “È un lavoro di ricerca, di scelte, di fantasia.” E ancora “Basta rompere l'equilibrio e quello che potrebbe essere un completo meraviglioso diventa un orrore per eccesso o per difetto.” L’articolo è incentrato sul lavoro di una stylist per la moda, ma ci sono molti spunti interessanti che si possono declinare a uno shop.
➨ Lo styling è anche per gli interni: sul sito di un’azienda che si occupa di consulenze per Interior Styling e eventi, troviamo una definizione chiara e semplice “Espressione dello stile nella vostra casa, affinché la vostra personalità e il vostro gusto si esprimano in modo completo e a tutto tondo.” Anche qui, declinabile sul proprio negozio e le foto dei propri prodotti.
➨ E infine il Knolling: una tecnica di composizione davvero di impatto, che può arrivare a rendere le foto dei prodotti delle vere opere d’arte (ehm, forse qui sono poco oggettiva, perché amo molto questa tecnica, e mi sembrava giusto condividere la mia esaltazione!).

Ora che avete un’idea più chiara di cosa sia lo styling, credo che il modo migliore per affrontare questo argomento sia quello di usare degli esempi visivi, quindi non mi dilungherò oltre.

Trovate gli esercizi dopo le selezioni.

ESEMPI DI STYLING

Nelle prossime settimane vi mostreremo degli esempi di styling, che secondo noi rendono appieno la varietà di inquadrature, props, branding possibili. (Ovviamente Etsy, ma anche Pinterest, sono pieni zeppi di ottime fotografie da cui prendere ispirazione: la nostra è quindi solo una panoramica, che potete arricchire con le vostre ricerche e trasporre al vostro prodotto, se in linea col vostro brand) NB: Essendo il programma di questo mese dedicato a chi è a un livello avanzato, non abbiamo incluso nelle selezioni, fotografie con fondo bianco o neutro, e che rappresentano il solo prodotto: se non avete destrezza con la tecnica fotografica vi consigliamo di familiarizzare con le tecniche base, che trovate a questo link 

Borse 

in senso orario:
Laptop backpack in grey | Shopper | Hip bag | Orange neon purse | Rucksack | Crossbody bag | Messenger bag | Wallet

Gioielli 

in senso orario:
42 silver earrings | Long necklace | Wedding rings | Rose lapel pin | Ceramic pendant necklace | Silver earrings | Dangle earrings | Geometric earrings | Art deco glass necklace |  Pluto bracelet

Abbigliamento e accessori per lei 

in senso orario:
Gypsy maxi skirt |  Blue dress | Apron dress | Pom Pom hat | Beaded wrist warmers | Fingerless mittens | Leather shoes | Red handwoven scarf | Brown cowl

ESERCIZIO

Riprendi in mano i tuoi appunti sul Branding e le parole chiave relative al tuo Target, aggiungi un campo e inserisci una lista di oggetti di scena che pensi possano funzionare per esprimere il tuo brand e colpire il tuo target; puoi anche farlo con le immagini, creando o arricchendo le tue board tematiche su Pinterest. Una volta fatto ciò, fai (o rifai) le foto ad almeno 5 prodotti del tuo negozio, creando le ambientazioni e curando lo styling.


Le tue foto sono ambientate? Quali difficoltà incontri? Quali oggetti di scena usi? Raccontacelo sul forum nella discussione dedicata o qui sotto nei commenti!

Scritto da Giada Ramponi.

Giada ha i capelli rossi e il sorriso pronto, lavora nel negozio di antiquariato di famiglia e buca animaletti (di plastica!) per farne delle spille che vende nel suo negozio Etsy.
E’ nota nel forum EIT per gli interessanti aneddoti raccontati col suo tono scanzonato, lo stesso che ha messo a nostra disposizione in questo blog per raccontarci quello che succede nel mondo EIT.


1 dicembre 2014

SEO, Amore e Fantasia

A maggio si è svolto il Modulo di Etsy School su SEO. Farne un resoconto risulterebbe un po' noiosetto, quindi abbiamo pensato di sostituirlo con qualcosa che viene dal cuore.


foto di MinnesotaPrintCo

Ultimamente mi sono ritrovata a parlare con le mie amiche, sostenitrici, sopportatrici, nonché leader dell’EtsyItaliaTeam, di come fosse cominciata la storia d’amore col mio attuale fidanzato. Da molto tempo non ci pensavo, circa 7 anni, mese più mese meno, e col senno di poi, mi sono resa conto di quanto una soap opera avesse una trama più scorrevole e di quanto impegno, sforzo e perseveranza siano necessari per arrivare ad avere ciò che si vuole.
Il dolce rimembrar mi ha portato alla mente una trilogia di film, campione di impegno, sforzo, perseveranza e ovviamente romanticismo: Before Sunrise, Before Sunset, Before Midnight.
Cosa c’entrano la mia vita privata e i miei gusti cinematografici con SEO? E’ presto detto: mi è venuta voglia di comporre tre treasury (ovvero le collezioni di promozione collaborativa su Etsy) che avessero i titoli dei film della trilogia e sul tema della coppia. E qui sono iniziati i problemi.
Da tempo ho una cartella segreta tra i miei fav chiamata “Couple” ma grazie alla mia incostanza, l’ho trovata poco fornita di spunti. Ricordando di avere molti favoriti con oggetti per coppie, ho iniziato a spulciare tra le mie 450 pagine di favoriti con parole chiave molto banali: coppia, paio, doppio, due, matrimonio e via dicendo.
Sono rimasta basita: ad ogni parola chiave o sinonimo col tema amore, coppia o matrimonio, immessa mi sono ritrovata con inserzioni in cui non era indicato se gli oggetti proposti fossero coppia o meno, nonostante molti lo fossero visibilmente. 
Qui è necessario dilungarmi per un momento, partendo da un esempio. Cercando delle fedi nuziali per le T di cui sopra, mi è capitato di trovare tantissimi articoli dove non fosse mai specificato (nè nel titolo, nè nelle tag, nè nella descrizione, e non solo nell’Etsy Italia Team) che fossero due o una coppia di anelli. Usare semplicemente  il plurale - “wedding rings for her and for him” - potrebbe non essere sufficiente. Vero è che utilizzare tutti i sinonimi possibili e immaginabili è complicato e decisamente impraticabile, ma essere dettagliati e utilizzare un lessico appropriato, vasto e variegato è certamente di grande aiuto nel farvi trovare. Quando si dice di mettersi nei panni di chi compra non si intende che dovete mettervi a studiare la parapsicologia per poter leggere il pensiero dei vostri possibili clienti, ma che, dato che siete voi stessi compratori, oltre a descrivere il vostro prodotto, potreste supporre di volerlo comprare e quindi cercarlo, ricordando che se siete voi i futuri sposi, la parola “wedding” sarà presumibilmente al centro dei vostri pensieri, ma se invece foste gli invitati, molto probabilmente per voi quello stesso oggetto sarà un “gift”. Vi consiglio quindi di allontanarvi un momento dall’oggetto che avete creato, e far finta di vederlo per la prima volta. In certi casi può essere davvero utile chiedere consiglio a parenti e amici, reali e virtuali, chiedendo loro come lo descriverebbero. Per esempio potreste fare dei sondaggi sui vostri social: questo inoltre crea un forte legame e interesse verso di voi, verso il vostro prodotto e verso il vostro lavoro, aumentando così la cerchia dei vostri possibili clienti.
Tornando a noi: le mie ricerca andate a vuoto hanno suscitato molte perplessità e una catena di ragionamenti che mi ha tenuta sveglia fin troppo a lungo.

La SEO non è il male
La SEO (o il SEO - trovare il genere di SEO è come parlare del sesso degli angeli: nessuno lo sa, ma in fondo a nessuno interessa) non è il male, come invece lo è il flash (cit.) né tanto peggio un complotto per tenere impegnati i venditori di Etsy, ma è un campo che ha bisogno di impegno, sforzo, perseveranza e tanta tanta fantasia. E oserei dire anche di tanto amore. Già amore. Non perché stessi cercando, in quel frangente, oggetti relativi al sentimento supremo, ma perché, per fare le cose con impegno, sforzo e perseveranza, l’amore è necessario.
Sembra un’affermazione azzardata e fuori dagli schemi, ma tolto l’amore, l’impegno, lo sforzo e la perseveranza, sono solo fatica e testardaggine. E allora ecco che SEO si trasforma in qualcosa di incomprensibile, azzardato e imperscrutabile.

foto di PhotographyDream

Quando parlo dell’amore che dovremmo mettere in SEO, ovvero nell’Ottimizzazione per i Motori di Ricerca, intendo dire che dovremmo usare le parole che nascono non solo dal ragionamento, ma anche dal cuore e dall’esperienza, e sconfinare addirittura, usando la fantasia e l’immaginazione. E così facendo non daremmo per scontato più nulla, esattamente come in una storia d’amore: il più delle volte le storie d’amore finiscono perché si danno per scontati sentimenti, comportamenti, gentilezze reciproche, semplicemente ci si dimentica di compierle o ci si aspetta di riceverli. Spesso infatti si dice, quando una storia finisce, “Non c’era più fantasia”. SEO in fondo è molto simile. Faccio un esempio: quando descriviamo (già mi ci metto dentro anche io, in fondo questa epifania risale a ieri sera) un oggetto che abbiamo prodotto, spesso e volentieri dimentichiamo o diamo per scontati dei fattori invece essenziali. E’ ovvio che se vendessi degli orecchini, li venderei in coppia, ma allora perché non scriverlo? E’ ovvio che se vendessi un anello, sarebbe molto probabilmente un cerchio, ma allora perché non scriverlo? E’ ovvio che se vendessi una sedia avrebbe quattro gambe, una seduta e uno schienale, ma allora perché non scriverlo?
Molte guide di vendita online consigliano inoltre di usare termini che descrivano non solo il prodotto che vendiamo, ma anche il potenziale cliente a cui ci rivolgiamo, lo stile e l’uso che si potrebbe fare del nostro prodotto.
L’obiezione potrebbe essere: ma ci sono anche le foto. Verissimo, ma le foto non sono ottimizzate per la ricerca, così come lo è il linguaggio, attraverso cui si possono usare infinite declinazioni ed entrare nello specifico. E allora, mi chiedo, perché non descrivere anche la foto che presentiamo?


L’importanza dei dettagli
Quando frequentavo l’accademia di Belle Arti, il mio corso principale era Pittura, e nello specifico seguivo un corso indirizzato all’arte contemporanea. Alla prima lezione che seguii, il professore, in un’aula bianca e vuota, ci disse che avremmo dovuto utilizzare quell’aula come un contenitore, un banco di prova per le nostre possibili future esposizioni in galleria. Al momento non mi era molto chiaro cosa intendesse dire, ma alla prima verifica capii: una mia compagna al primo anno fece un’installazione, dimenticando di togliere i chiodi sul muro lasciati l’anno precedente da uno studente frettoloso. Il professore non considerò minimamente l’installazione presentata e si diresse verso quei minuscoli spunzoni d’acciaio conficcati nel muro, chiedendo che relazione e che importanza avessero con l’opera esposta. Questo fu a dir poco sbalorditivo e incredibilmente emblematico. Quella piccola dimenticanza costò alla mia compagna un voto basso, ma non perché il professore fosse particolarmente severo, bensì l’attenzione ai dettagli e alla presentazione in quell’aula era tenuta in particolare considerazione. E con gli anni mi sono resa conto che in quell’aula ho imparato molto di più di quanto credessi.

foto di MyMintMouse

Oggi mi ritrovo infatti qui a parlare di come la presentazione fotografica e testuale di un prodotto sia di un’importanza spesso e volentieri sottovalutata e data per scontata, cosparsa di piccole, apparentemente insignificanti dimenticanze, che non portano a un voto basso, bensì a non vendere ciò in cui crediamo e ci impegnamo con tanta costanza, entusiasmo e amore.
Forse allora dovremmo descrivere i nostri prodotti, e il modo in cui li presentiamo, non come se ci rivolgessimo a un potenziale cliente, ma come se chi abbiamo di fronte non avesse mai visto e non sapesse che gli orecchini di consuetudine si portano in coppia, che gli anelli di consuetudine sono circolari e le sedie di consuetudine hanno 4 gambe, una seduta e uno schienale. E inoltre: che quegli orecchini sono stati fotografati su un fondo bianco perché ne risalta la materia e il colore; la luce è laterale perché vogliamo rendere l’effetto che farebbe portali passeggiando al parco la domenica pomeriggio, andando a bere un caffè con le amiche, al quale rimandiamo appendendoli sul bordo di una tazzina.


L’amore è il motore di ogni cosa, anche della SEO
Sì ma l’amore che c’entra con tutto ciò? Se non amate il vostro prodotto, le vostre foto e le vostre descrizioni, saranno solo fatica. Ma non solo: se non amate il vostro possibile cliente, se lo date per scontato, pensando che sia lui o lei a non capire la portata e la bellezza del vostro lavoro, lo sforzo e l’impegno che ci mettete, e la perseveranza nel migliorarlo e nel promuoverlo, mi spiace dirvelo, ma è solo perché non glielo state dicendo con le giuste parole e, soprattutto, perché quello che state facendo per voi è diventato solo mera fatica.
I risultati positivi arrivano solo con l’impegno, lo sforzo e la perseveranza. L’amore è il motore che aziona quell’impegno, quello sforzo e quella perseveranza, che rende tutto più  semplice e più bello, che non ci fa venire a noia nulla di ciò che facciamo, sia essa la nostra storia d’amore, il nostro prodotto, e persino la SEO.


PS: le tre treasury, per la cronaca non le ho ancora fatte, ma forse per quando quest’articolo sarà pronto…
PS2: predico bene e razzolo male! Non prendete il mio negozio come esempio di SEO, ve l’ho detto che tutto questo mi è venuto in mente solo ieri sera?



scritto da Giada di GingerLab






Giada ha i capelli rossi e il sorriso pronto, lavora nel negozio di antiquariato di famiglia e buca animaletti (di plastica!) per farne delle spille che vende nel suo negozio Etsy.

E’ nota nel forum EIT per gli interessanti aneddoti raccontati col suo tono scanzonato, lo stesso che ha messo a nostra disposizione in questo blog per raccontarci quello che succede nel mondo EIT.

13 marzo 2013

Il ratto di Proserpina - Miti e leggende sull'arrivo della Primavera

La leggenda narra che un giorno Plutone, dio romano degli Inferi, stanco del buio e della desolazione del suo regno, decise di mettersi in viaggio per visitare il mondo di superficie.
Emerse in Sicilia, presso le sponde del lago Pergusa vicino a Enna, e la sua attenzione venne catturata dalle risate di un gruppo di fanciulle che giocavano tra l'erba e il colore vivace dei fiori.

Tra tutte le giovani, il dio si sentì subito attratto dalla bella Proserpina e decise di rapirla per farne la sua sposa e la regina degli Inferi.


Foto: dianadebord

Quando Cerere, madre di Proserpina e dea della terra, scoprì come le era stata sottratta la figlia, fece calare sulla terra siciliana una terribile carestia. Giove, per scongiurare ulteriori miserie alla Sicilia, intimò allora al fratello Plutone di lasciare libera la giovane e di restituirla alla madre. Proserpina, tuttavia, aveva iniziato a ricambiare l'amore per Plutone ed era decisa a rimanere al fianco del marito, pur desiderando ancora il sole e i colori della terra di superficie.

Giove ordinò allora che Proserpina passasse sei mesi dell'anno con l'amato marito, e gli altri sei con la madre.
Da allora, quando Proserpina è negli Inferi, la terra è desolata e triste, chiusa nella morsa dell'inverno, mentre quando lei ritorna dalla madre, questa addobba i prati con fiori e frutti per festeggiare con la primavera il ritorno della figlia.


Articolo di: Cristina 3.0

6 giugno 2011

Perché il Rosso è così difficile da fotografare?

[english version]

Qualche giorno fa ho letto una entry nel blog Elisaricamo che mostrava delle belle tovaglie rosse ricamate... L'autrice si scusava per il rosso del tessuto che, diceva, nelle foto risultava molto diverso dal vero. Allora mi sono ricordata che anch'io ho avuto seri problemi nel fotogragare un oggetto rosso che avevo fatto per Etsy giusto qualche giorno prima, e che le foto che avevo fatto l'anno scorso alle mie rose avevano colori totalmente falsati. Queste sono rose David Austin William Shakespeare 2000 che dovrebbero essere di un rosso violaceo molto scuro... ed ERANO di quel colore, per quanto sembri impossibile da queste foto.



Naturalmente so che la rappresentazione del "vero", preciso colore su uno schermo o su carta stampata sono impossibili, ma non sto parlando di leggere differenza...Qui i colori sono davvero MOLTO diversi!

Un altro esempio: ho la foto seguente alla normale luce del sole, non particolarmente forte e con regolazioni standard. Notate che l' iPod si vede perfettamente. Perche' la custodia rossa e arancione allora si vede cosi' male, quasi fluorescente? Mi sono chiesta quale ragione potesse essere alla base di questo, a parte la qualita' della macchina fotografica. Perche' naturalmente la mia prima reazione e' stata di incolpare la macchina fotografica (una Nikon Coolpix S570, una macchina compatta; carina ma economica), pero' dopotutto le foto delle mie vacanze non erano venute male, ed e' una macchina a 10 Megapixel, quindi non dovrebbe essere nemmeno la peggiore sul mercato... E allora perche' c'e'questo problema con gli oggetti rossi? Cosi' ho cercato di indagare in internet sull'origine di questo problema, e questa e' una sintesi di quello che ho scoperto.



Le macchine fotografiche digitali catturano la luce atraverso un sensore con l'aiuto di un dispositivo chiamato filtro Bayer, che suddivide e ordina lo spettro visibile nei tre colori primari additivi, Rosso, Verde e Blu (RGB). Cosi' in pratica ci sono tre diversi tipid di sensori... Ma le cose non sono cosi' semplici. Perche' per simulare la sensibilita' dell'occhio umano, che e' piu' sensibile alle lunghezze d'onda nel colore verde rispetto a quelle rosse o blu, i sensori sensibili al verde sono in quantita' doppia rispetto a quelli sensibili al rosso o al blu. Questo disegno (linkato da Wikipedia) mostra come sono posizionati i sensori in un filtro Bayer:


La cosa piu' evidente e' che soltanto 1/4 dei sensori sono dedicatoi al rosso. E questo significa che quando si fa una foto ravvicinata di un oggetto di un rosso vivace, quasi solo quei sensori staranno lavorando (e in realta' probabilmente staranno leggendo valori fuori scala, cosi' le letture verrano tagliate al massimo valore disponibile), mentre i sensori del blu e del verde non staranno rilevando quasi niente, solo valori bassissimi in corrispondenza di leggere sfumature di colore... Cioe' i tre quarti dei pixel di quell'area daranno risultati quasi insignificanti, e il rimanente quarto dara' valori al massimo livello raggiungibile.

Non lo sapevo, ma il numero di Megapixel di una macchina fotografica indicano il numero totale dei singoli sensori rossi, versi e blu, non il numero di "punti" che compongono l'immagine, come pensavo io (come sugli schermi, dove ogni pixel e' composto da una triade rosso-verde-blu): siccome ci vogliono 4 pixel del sensore (2 verdi, uno rosso e uno blu) per formare un pixel dell'immagine, la vera risoluzione di una macchina fotografica e' solo un quarto dei suo numero di Megapixel (deludente, vero?).

Poi le cose cambiano, a seconda della macchina fotografica...

Le macchine compatte come la mia salvano l'immagine direttamente come file .JPG. Il file puo' avere dimensioni differenti a seconda della risoluzione della macchina fotografica e dei settaggi (si puo' scegliere tra diversi livelli di qualita'): un file ad alta qualita' di una macchina fotografica a 10 Megapixel sara ovviamente piu' grande di uno di una macchina a 4 Megapixel, ma in fondo sono ottenuti entrambi attraverso la stessa tecnologia e codifica, che implica la perdita di informazioni. I dati provenienti dai sensori rossi, verdi e blu vengono ricombinati da un apposito algoritmo (de-mosaicing) in una singola immagine .JPG. La scarsa informazione riguardante i canali verde blu, nel caso di un'immagine fondamentalmente rossa viene praticamente persa e il risultato e' un'immagine a 8-bit (vedi spiegazione sotto) che soffrira' dei problemi che abbiamo visto: un brutto rosso che non somiglia per niente all'originale.

Un file .JPG ha 8 bit di profondita' di colore per ciascun canale (Rosso, Verde e Blu). Significa che ogni colore primario puo' assumere soltanto 256 valori, e che tutti i colri presenti nell'immagine .JPG possono essere solo una combinazione di quei valori (Sullo schermo, ogni pixel di colore consiste in un punto rosso, uno verde e uno blu: ognuno dei tre ha associato il suo valore di luminosita', che nel caso del formato JPG puo' variare tra 0 e 255).

Le macchine fotografiche di gamma piu' elevata permettono di salvare l'immagine in formato RAW. Questo formato registra esattamente i dati letti dai sensori blu, rossi e gialli, senza compiere nessuna operazione su di essi. Questo permette una gamma piu' ampia di correzioni successive, perche' tutta l'informazione raccolta e' ancora presente, niente e' stato perso, semplificato o cancellato perche' considerato "inutile" da qualche algoritmo. Nel nostro caso (un oggetto rosso), con l'immagine in formato RAW e Photoshop o un programma simile e' ancora possibile ottenere qualche preziosa informazione dai valori dei pixel verdi e blu, che puo' aiutare a dare profondita' al colore, ad esempio mostrando delle sfumature di rosso differenti, che non compaiono nell'immagine .JPG. Il formato RAW permette immagini migliori con colori piu' brillanti: un file RAW ha normalmente 12 o 14 bit di profondita' di colore per ciascun colore primario (Rosso, Verde e Blu). Un colore a 12 bit significa che ogni colore primario puo' assumere 4096 valori di intensita' differenti (invece dei 256 del formato JPEG!); ancora di piu' nel caso di 14 bit. Ovviamente anche il numero totale di di colori che si possono visualizzare e' immensamente piu' alto che nel JPEG.

Ma naturalmente, questi miglioramenti comportano anche degli svantaggi! Le macchine fotografiche che offrono il formato RAW sono decisamente piu' costose e generalmente piu' ingombranti e pesanti delle macchine compatte. (Ho smesso di usare una reflex molti anni fa perche' ero stufa di portarmi in giro una macchina pesante e una borsa piena di obbiettivi, e sono ancora convinta della mia scelta... Mi piace usare una macchina che posso semplicemente mettere in ogni borsa, senza dovermi preoccupare costantemente di perderla, rovinarla o che me la rubino. Gli svantaggi sono piu' che compensati dalla liberta' di utilizzo, a mio avviso. D'altra parte, non sono una fotografa! :-) Magari potrei prendere in considerazione di comprare una macchina con il formato RAW per le foto per Etsy... Ma un giorno, in un lontano futuro!).
Inoltre, le immagini RAW richiedono molto piu' spazio di quelle .JPG: anche selezionando la massima qualita', un'immagine .JPG richiede solo 1/5 dello spazio richiesto dal formato RAW. Vuol dire piu' schede di memoria e piu' spazio richiesto per i backup, e quando si hanno diverse migliaia di foto comincia a fare una bella differenza...

Comunque, il punto è: c'e' qualche soluzione per chi ha solo una macchina forografica compatta e cerca di fare delle foto decenti a qualcosa di rosso? O possiamo solo scartare le macchine compatte e passare a quelle piu' professionali? Ho trovato un paio di suggerimenti utili su internet.

Il primo suggerimento e' di modificare manualmente il tempo di esposizione per sottoesporre l'immagine (la maggior parte delle macchine, anche quelle piu' economiche, permettono qualche tipo di correzione manuale. Cercate nel manuale della vostra, se non avete mai usato questa funzione!). Questo dovrebbe servire ad evitare la brutta sovraesposizione dei pixel rossi (i pixel del sensore che andavano a fondo scala e quindi venivano tagliati sul valore massimo, ricordate?). Naturalmente questo portera' anche ad un'immagine sottoesposta in generale, ma sara' piu' facile correggerla in seguito con Photoshop, GIMP o qualche programma simile.

Un altro suggerimento e' di correggere il file .JPG "sbagliato" con Photoshop o GIMP dopo averlo convertito in modalita' LAB (io uso GIMP, e si fa elezionando Colori --> Componenti --> Scomponi; nella finestra che compare scegliere LAB e selzionare la casella Scomponi in Livelli . Credo che in Photoshopsia molto simile).
L' immagine in LAB vi confondera' all'inizio se non avete mai usato questa modalita', perche' separa l'immagine in tre livelli distinti: uno di Luminosita' e due di colore ("A" e "B"). In questo modo le informazioni sul colore vengono separate da quelle sulla luminosita' e si puo' lavorare sul colore per correggerlo senza interferire con la luminosita' della foto. Ma non sara' tanto facile all'inizio, perche' i livelli colore non sono in corrispondenza diretta con i colori primari (avete notato che ci sono solo DUE livelli colore per TRE colori primari?), quindi bisogna imparare e fare un po' di pratica... Ho appena incominciato a imparare a correggere il colore in questo modo, ma i risultati sono incoraggianti. D'altro canto, non si possono recuperare cose che non ci sono piu'... Cioe', si puo' riuscire ad ottenere un rosso piu' realistico, ma non si puo' fare il miracolo di recuperare dati mancanti o persi, e far riapparire sfumature dal nulla.

Ma la correzione del rosso sara' l'argomento di un post futuro!


Scritto da ElenasLoom per Woven Pages



25 marzo 2010

Tips and tricks: How to take wonderful pictures

COSA OCCORRE:
- cartoncino bianco formato A3 o più grande (o in sostituzione un lenzuolino bianco che va prima stirato!)
- lampada da scrivania direzionabile
- lavagnetta di sughero e puntine da disegno (o in sostituzione qualche pallina di patafix o qualcosa che possa comunque fissare il cartoncino o il lenzuolino alla parete)
- cavalletto piccolo (non è necessario ma può essere mooooolto utile!)

STEP 1: Fermare un lato corto del foglio (o lenzuolino) con delle puntine da disegno e lasciare scivolare l’altro lato corto sul piano, in modo da creare una curva (nel caso del lenzuolino, fissare anche l’altro capo – ad esempio con delle mollette fissate al bordo della scrivania – in modo da tenerlo leggermente tirante e non creare pieghe).
STEP 2: direzionare la luce della lampada sul foglio in modo che arrivi frontalmente.

STEP 3: Andare nelle impostazioni della fotocamera la funzione “BILANCIAMENTO DEL BIANCO” (solitamente io uso la reflex, ma ovviamente non tutti ce l’hanno! Ho controllato nella mia compatta che ha circa 7 anni e la funzione c’è, quindi penso che dovrebbero averla anche le altre!) e scorrere fino a “PRE-MISURATO” o “MISURA” e a questo punto vi verrà chiesto di scattare una foto o di inquadrare qualcosa e premere OK: puntate la macchina contro il foglio bianco illuminato (senza avvicinarvi troppo perché potreste creare delle ombre) in modo che il display sia completamente bianco e a questo punto scattate (o premete OK).

STEP 4: Posizionare l’oggetto sulla parte di foglio che poggia sulla scrivania, stando attenti a non creare pieghe.
STEP 5: Disattivare il flash!!!!
STEP 6: Mantenere la luce SEMPRE direzionata frontalmente. Scattare le foto agli oggetti mantenendo la macchina sempre nella stessa posizione (in caso usate un cavalletto) ed evitate di girare attorno all’oggetto per fotografarlo da varie angolazioni: girate l’oggetto invece!

Ricordate di non avvicinarvi troppo altrimenti si verranno a creare delle ombre che andrebbero a compromettere la luminosità e i colori della foto!!!
Se dovete fotografare oggetti molto piccoli a distanza ravvicinata, usate la funzione MACRO (il simbolo col fiorellino) ma ricordate di non creare ombre!!!!!

Questa è una foto laterale del “set”: per reggere il mio oggetto ho posizionato dietro un soprammobile più piccolo dell’oggetto in modo che non si veda e in modo che direzionando la luce frontalmente, non si vedrà l’ombra del soprammobilino ma solo l’ombra dell’oggetto fotografato!

WHAT WE NEED:
- white cardboard A3 paper format or more (or a white ironed sheet)
- adjustable desk lamp
- cork board and pins (or a little amount of Patafix)
- little camera tripod (useful)
STEP 1: Fix up one of the short sides of the cardboard (or sheet) with some pins and let the other short side bend and lay on a desk (if you use a sheet, fix also the other side with pins).
STEP 2: Adjuste the lamp so that the light comes in front of the item we need to take picture.
STEP 3: Look for "WHITE BALANCE" (WB) in camera settings (usually all the cameras have this setting) and then look for “MEASUREMENT FUNCTION”. When the camera asks to take a picture, push button OK: point the camera towards the cardboard until the display is white and click.
STEP 4: Put the item on the lower cardboard.
STEP 5: Make you sure that the flash is disabled!!!
STEP 6: Light has to point always on the front. Take pictures with tha camera always fixed in the same position. If you want to take pictures of the item from different views, turn the item, not yourself!

Remember to stay quite far from the item, otherwise you create shadows that may compromise light and colours of the picture!
If you have to take pictures of very small items from a short-distance, use MACRO function (the flower symbol) and remember: no shadows!
The one above is a side picture of the "set": to fix the item I have put a smaller item, hidden in a way that it cannot create shadows.

A cura di Biberta
Traduzione a cura di Mairitales

4 dicembre 2009

The Search for the perfect Background

After days of grey skies and rain, the sun is finally shining again. Perfect! We take our camera, put the first item on a table and... we realize that something is lacking. Thus begins our search for that “special something” that will make our creations unique and stand out amongst others in the large ocean of Etsy.
Without a doubt light is important and natural light is obviously the best choice, but that is not enough. We need backgrounds that distinguish our items, preferably clear, with some touches of colour that are not too strong. Thus begins a strange treasure hunt thoughout the house! What can we use? Everything! There are no limits to our imagination or creativity, all the time, keeping in mind good taste.

Let’s take a look around:

Kitchen: elegant or whimsical cups full of colours, a damask table cloth, cushions on the chairs, the marble countertop, wooden shelves with a faux ivy branch dripping down the side, a white plate, the coffee-pot and granny's teapot.

Bathroom: a wet soap full of bubbles, a soft towel, natural and synthetic sponges.
Bedroom: a flowered blanket, the hanger inside the wardrobe, that beautiful velvet scarf, the lamp on the bedside table.

Living room: crystal glasses, a ceramic bowl, flowers in a vase, a doily, curtains.

And then: seasonal wrapping paper, decoupage sheets, an open book, a carpet of fake moss or grass, real or faux flower petals, shells, pebbles, a forgotten guitar in the corner, a branch, pine cones, fresh fruit, coloured sand, a child's drawing, buttons, raffia, semiprecious stones, a stuffed animal, a Chinese lantern, a watercolour picture, a decorated box, the household pet.
Now all that remains is to place these treasuries on a well lit table and then position or hang our works near it.
The game is over, but perhaps it may be that we haven’t found anything suitable to use to our satisfaction. So, a walk to a flea market, along the beach or in the woods might resolve the problem. If we haven't got such places near home, don't panic! A supermarket or a department store will be perfect to find boxes of faux petals, jars of sand, bags of pebbles, or chipped cups.


A caccia di sfondi

Dopo giorni di cielo grigio e pioggia finalmente il sole torna a splendere. Ottimo! Ci armiamo di macchina fotografica, sistemiamo il primo oggetto su un piano e... ci accorgiamo che manca qualcosa. Inizia così la ricerca di quel "qualcosa" che possa rendere speciali le nostre foto, che faccia spiccare le nostre creazioni e le faccia emergere nel mare magnum di Etsy
Senza dubbio la luce conta molto e quella naturale è la migliore, ma non basta. Servono sfondi che esaltino gli oggetti, preferibilmente chiari, con qualche tocco di colore che non sia troppo invasivo. Inizia così una strana caccia al tesoro nelle varie stanze della casa. Cosa possiamo usare? Bè, tutto! Nessun limite alla fantasia e alla creatività, senza dimenticare il buon gusto.

Diamo un'occhiata:

Cucina: tazzine eleganti o spiritose tazzone colorate, la tovaglia damascata, i cuscini sulle sedie, il ripiano di marmo, le mensole in legno con quel ramo di edera finta che scende di lato, un piatto bianco, la caffettiera e la teiera della nonna.

Bagno: la saponetta bagnata e piena di bolle, un morbido asciugamano, la spugna naturale, la spugna sintetica.

Camera da letto: la coperta fiorita, la stampella appesa all'armadio, la sciarpa di velluto, la lampada sul comodino.

Salotto: i bicchieri di cristallo, la ciotola in ceramica, i fiori nel vaso, il centrino, le tende.

E ancora: carte da regalo a tema, carte da decoupage, un libro aperto, un tappeto di finto muschio o finta erba, petali veri o finti, conchiglie, sassi, la chitarra dimenticata in un angolo, un ramo secco, pigne, frutta fresca, sabbia colorata, il disegno del bimbo, bottoni, raffia, pietre semipreziose, un peluche, una lanterna orientale, un quadro dalle tinte pastello, una scatola decorata, il gatto di casa.
Non resta che sistemare uno o più di questi tesori su un piano in modo che siano ben illuminati e poggiare sopra o accanto la nostra creazione o magari appenderla.
Il gioco è fatto, ma se dentro casa non avessimo nulla che ci soddisfi? Una passeggiata tra i banchi dei mercatini dell'usato, nel bosco o in riva al mare risolverà il problema e se non abbiamo mercartini vicino casa o abitiamo in città si può sempre ripiegare sui grandi magazzini o centri commerciali, sarà meno divertente e rilassante, ma per pochi euro potremmo acquistare intere scatole di petali finti, barattoli di sabbia, sacchetti di sassi, tazzine sbeccate.



A cura di: Mairitales http://www.etsy.com/shop/mairitales
Revisione a cura di: Affare http://www.etsy.com/shop/affare

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