3 febbraio 2017

San Valentino

San Valentino con i suoi cuori ed il suo romanticismo è da sempre grande fonte di ispirazione creativa per il mondo dell'handmade. Ma quali sono le origini di questa celebrazione e come si è evoluta nel tempo?

Foto di: Foto di: Crochetonatree
LE ORIGINI
La tradizione di San Valentino come protettore degli innamorati risale all’epoca romana,  nel 496 d.C., quando l’allora papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, gli antichi riti dedicati al dio della fertilità Luperco. Per "battezzare" la festa dell'amore, il Papa decise di spostarla al giorno precedente - dedicato a San Valentino - facendolo diventare in un certo modo il protettore degli innamorati.

Esistono però molti Santi di nome Valentino e, a parte il fatto che tutti furono martiri, non si sa molto di loro. Due sono i più noti. Il primo, nato a Interamna (oggi Terni) nel 176, proteggeva gli innamorati, li guidava verso il matrimonio e li incoraggiava a fare figli. Il secondo, invece sarebbe morto a Roma il 14 febbraio del 274, decapitato. Per alcune fonti sarebbe lo stesso vescovo di Terni. Per altri - tesi più plausibile - sarebbe un altro martire cristiano. Per altri ancora, non sarebbe mai esistito.
Il merito moderno di aver consacrato San Valentino come santo patrono dell'amore è da ascrivere a Geoffrey Chaucer, l'autore dei Racconti di Canterbury che alla fine del '300 scrisse - in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia - The Parliament of Fowls (Il Parlamento degli Uccelli) un poema in 700 versi che associa Cupido a San Valentino.Tuttavia, alcuni studiosi hanno messo in dubbio questa interpretazione.
Pur rimanendo incerta l'evoluzione storica della ricorrenza, ci sono alcuni riferimenti storici che fanno ritenere che la giornata di san Valentino fosse dedicata agli innamorati già dai primi secoli del II millennio. Fra questi c'è l’ “Alto Tribunale dell'Amore" istituzione fondata a Parigi il 14 febbraio 1400 ed ispirata ai principi dell'amor cortese. Il tribunale aveva lo scopo di decidere su controversie legate a contratti d'amore, tradimenti e violenza contro le donne.
I giudici venivano selezionati sulla base della loro familiarità con la poesia d'amore.
Foto di: simonefrabboniOkkinoShop

La più antica "valentina" di cui sia rimasta traccia risale al XV secolo quando Carlo d'Orleans, prigioniero nella torre di Londra, inviava missive alla sua amata moglie chiamandola “ma tres doulce Valentinée”, ancora oggi conservate nella British Library di Londra.
L'uso di spedire "valentine" nel mondo anglosassone risale almeno al XIX secolo. Alla metà del secolo negli Stati Uniti alcuni imprenditori come Esther Howland cominciarono a produrre biglietti di san Valentino su scala industriale. Fu proprio la produzione su vasta scala di biglietti d'auguri a dare impulso alla commercializzazione della ricorrenza e, al contempo, alla sua penetrazione nella cultura popolare.

Foto di: IaiaBijoux
IL CUORE

L’icona grafica del cuore, ormai entrata nel linguaggio visivo comune, è per diritto un glifo di un ipotetico alfabeto universale, ma da dove vengono i cuori?
L’ipotesi più probabile è che la sagoma del cuore sia ispirata alla forma del silfio (silphium), un frutto ormai estinto che cresceva in una zona costiera dell’attuale Libia ed il cui seme aveva, appunto, la forma di un cuore. A causa della sua rarità il frutto era molto ricercato e la sua forma veniva impressa come decorazione sulle monete. Pur essendo usato prevalentemente per la conservazione dei cibi, si diceva che il silfio avesse proprietà anticoncezionali e per questo fosse stato usato, ad esempio nell’antico Egitto, anche per il controllo delle nascite.
In Grecia, il simbolo del cuore indicava la vite. Nel mondo etrusco simboleggiava le foglie di edera, veniva inciso sul legno e sul bronzo e dato in regalo agli sposi durante i matrimoni, come augurio di fertilità, di fedeltà e rinascita. I buddisti ci vedono, dal II secolo in poi, il segno dell’illuminazione. La svolta avviene proprio in quel periodo, ma in ambiente romano. È il medico Galeno che scrive circa 22 volumi di medicina, destinati a diventare un caposaldo per la disciplina nei secoli a venire. È qui che parla del cuore come di una specie di foglia di edera rovesciata, a forma di cono. Galeno non lo può sapere, ma questa sua semplice descrizione è destinata a influenzare il futuro.
Secondo l’interpretazione della Chiesa cattolica il simbolo avrebbe origine dalla visione di Santa Margherita Maria Alacoque, alla quale nel 1600 apparve in sogno il Sacro Cuore di Gesù circondato da spine. Sicuramente l’evento religioso diede popolarità alla forma del cuore, che cominciò a essere replicata su vetrate e immagini sacre, ma è quasi certo che fosse usata già da secoli. Aristotele, infatti, lasciò una descrizione scritta dell’area anatomica che riteneva sede di passioni e sensazioni: ne parlava come di un organo arrotondato in cima e con una punta rivolta verso il basso, composto da tre “camere”. 
Da questa approssimativa descrizione i monaci medievali avrebbero tracciato tavole anatomiche, decisamente inesatte, in cui il muscolo cardiaco assomigliava molto alla stilizzazione attuale del simbolo del cuore.
Foto di: CamillaMarinoniilricamificioRevesCreazioniBrightSpotOfColour
Il simbolo del cuore come lo conosciamo noi oggi compare nel 1200, in un manoscritto del Roman de la Poire (Il romanzo della Pera), in cui due amanti sbucciano insieme una pera con i loro denti. La prima lettera di ogni capitolo era decorata e in questa “S” appare un uomo che regala il suo cuore, come segno d’amore, alla sua damigella.
Segue la Cappella degli Scrovegni, di Padova, dove Giotto raffigura, tra le varie cose, un ritratto allegorico della Carità che porge il suo cuore a Cristo. E anche qui ha la forma, fin troppo riconoscibile, del cuore moderno.

SAN VALENTINO NEL MONDO
In Italia San Valentino, lo sappiamo, è la festa degli innamorati e si celebra con doni, fiori e romantici appuntamenti. Ma nel resto del mondo?

Negli Stati Uniti San Valentino è la festa di “chi si vuole bene” e i festeggiamenti coinvolgono tutta la famiglia. I bambini preparano bigliettini e dolcetti che scambiano con genitori, compagni di classe e maestre.

In Finlandia San Valentino è il cosidetto ystävänpäivä, il giorno dell’amico, così, come negli Stati Uniti, tutti sono inclusi nei festeggiamenti: amici, familiari, vicini, colleghi, e ovviamente anche il proprio partner.

In Danimarca gli uomini si impegnano a scrivere delle parole d'amore puramente umoristiche, chiamate "gaekkebrev". Sono messaggi anonimi e firmati solo con un numero di punti corrispondenti al numero di lettere di cui è composto il nome dell'autore che le danesi devo riuscire ad indovinare.

In Galles, il "Dydd Santes Dwynwen" si festeggia il 25 gennaio ma è l'equivalente di San Valentino: Dwynwen è, infatti, il santo gallese dell'amore! Niente mazzi di fiori o cioccolatini, i gallesi sono soliti donare dei cucchiai di legno con intagliati dei cuori, lucchetti e chiavi.

In Giappone le protagoniste sono le donne, che devono regalare cioccolatini, fatti a mano o acquistati, ai loro compagni, ma anche amici, colleghi di lavoro o compagni di scuola in segno di amicizia. Un mese dopo, durante il 14 marzo il “White Day”, gli uomini dovranno però ricambiare il gesto, con dei cioccolatini rigorosamente bianchi!

In Cina è l’uomo a portare doni alla donne, ma esiste una tradizione più antica.
“La notte dei sette” ( Qixi ) si festeggia in agosto il settimo giorno del 7 ° mese sul calendario cinese. Legato alla leggendaria storia d’amore tra Niulang e Zhinü, si celebra con attività diverse in tutto il paese.

In Corea del Sud la tradizione è simile al Giappone ma più "cattivella". Il 14 aprile, nel “Black day”, chi non ha ricevuto nulle né il 14 febbraio né il 14 marzo, dovrà recarsi in un ristorante e mangiando spaghetti al nero di seppia, dovrà lamentarsi pubblicamente delle propria sventura e solitudine...

In Brasile si festeggia il 12 giugno, giorno di Sant'Antonio e la festa è legata alla speranza di trovare marito. La tradizione vuole che le donne nubili portino con sé per tutto il giorno la statuetta del santo, affinché faccia da “calamita” del futuro consorte.

In Sudafrica sono sempre programmate lunghe serate, balli e discoteche e, a tutto cio', si aggiunge un’usanza ripresa dall’antica tradizione dei Lupercali e le donne devono appuntare il nome dell'amato su di una manica il giorno di San Valentino.

Questa festa dedicata all’amore ha quindi origini molto lontane e si è evoluta in modi diversi.
Noi facciamo come i finlandesi, augurando a tutti voi amici un buon San Valentino...ma senza rinunciare al gusto di mangiarci qualche cioccolatino :)

Se conosci altri aneddoti legati a questa festività raccontali nei commenti e se vorrai diffondere l’amore per il fatto a mano non dimenticare  la campagna di Craftivism "Fatto a mano con il cuore!" lanciata dall’Etsy Italia Team. Hai tempo tutto febbraio per partecipare! Leggi qui come fare :)


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