22 maggio 2013

Il Vincitore del challenge di Maggio

Salve a tutti! Il Challenge di Maggio si è concluso: ringraziamo partecipanti e votanti e finalmente annunciamo il vincitore!
Complimenti a Vitaminaeu che con il suo bellissimo notebook personalizzato ha vinto ottenendo il 32,75% dei voti! 
Congratulazioni anche a MyGlassDreams e Mapano che le fanno compagnia sul podio! ;) 
Vitaminaeu ha anche scelto il nuovo tema: Sunrise!


Per il prossimo challenge vi diamo tempo fino al 15 Giugno!


PER PARTECIPARE:

Il nuovo tema: Sunrise!
E' divertente partecipare al challenge e in più potete vincere una feature sul nostro blog!

Le regole del gioco:

- devi essere un membro dell'Etsy Italia Team;

- devi creare un nuovo oggetto ispirato al tema del challenge e lo devi mettere in vendita nel tuo negozio su Etsy il 15 Giugno (per motivi pratici si accettano articoli messi in vendita anche un paio di giorni prima, ma non di più);

- insieme al link del tuo oggetto dovrai suggerire anche un tema per il challenge successivo, preferibilmente in italiano, che sarà accettato solo se risulterai vincitore;

- manda una convo a Kosmika su Etsy il 15 Giugno con il link al tuo lavoro messo in vendita su Etsy e il nuovo tema. Per favore mandate i link solo via convo (per i più inesperti le 'convo' sono le 'conversazioni', il sistema di messaggi interno di Etsy)!

- dal 16 al  20 Giugno  potrete votare per la vostra creazione preferita;

- dopo il 21 Giugno annunceremo il vincitore;

- il vincitore non potrà partecipare al challenge successivo.

Buon divertimento!

21 maggio 2013

Matrimonio in vista? Un'idea DIY speciale per i vostri invitati


Se state cercando un piccolo dettaglio per i vostri invitati, ma le classiche bomboniere non fanno per voi, né disponete di un budget illimitato, perché non pensare a qualche creazione fai-da-te? Non sono necessarie grandi abilità, ma solo un pizzico di fantasia per dei ricordini fatti con il cuore! Ecco un'idea davvero originale e semplicissima da realizzare, proposta dalla Redazione di Zankyou.

16 maggio 2013

Il Challenge di Maggio

"Il Mondo In Tondo" è il tema scelto da UnaViolaSulBalcone, il vincitore dell'ultimo challenge.  
Come al solito avete partecipato in tante e le vostre interpretazioni del tema sono davvero personali!  

Guardate questa bella rassegna di lavori* e votate per il vostro preferito (potete scegliere fino a tre creazioni votando una sola volta).  
Potete votare fino al 20 maggio e dal 21 maggio annunceremo il vincitore.

(*frase storica di BijouxdelloStregatto, pioniera curatrice del Challenge fin dalla nascita dell'EIT. Io ne sono solo l'indegna erede. :D)

Headband - Mapano

Skyline World Notebook - VitaminaEu

 La Pecora Nera - Cromomalia
Round Day and Night Brooch - Buttonstyle

World Bangle - by ConnysKreations

Green Ray - Cuorerosso

Felt and Glass Necklace - MyGlassDreams











Weekly finds

1. Frida tote bag hand-painted by Ireneagh
2. Orecchini Farfalle Pasta by QuareNick
3. collana EDITH by cleoprincessinabox
4. Macchina da scrivere OLIVETTI by Moltorumorepernulla

Collage by Paunnet


10 maggio 2013

Le EtsyDritte: Una rosa è una rosa è una rosa. Ma se nella descrizione scrivi solo "Rosa", beh, è poco.




Ovvero, di quanto siano importanti delle buone descrizioni.
 
Etsydritta numero quattro, leggete con attenzione perché qua ci cascano TUTTI: le descrizioni, su Etsy (ma anche altrove) vanno fatte in un certo modo. E ve lo dico qua sotto.


Spesso mi capita di andare a curiosare nei negozi appena aperti su Etsy, magari appena iscritti al team e, quasi sempre, trovo, a parte le solite foto malfatte, descrizioni che a chiamarle descrizioni è un grosso complimento: due o tre righe buttate lì, a volte senza nemmeno le misure o le informazioni minime necessarie anche al cliente più compulsivo (per capirci, di quelli che comprano guardando solo la foto, o addirittura, immaginandola, nel caso di foto brutte).

Una riga o due spesso non bastano per dire ciò che dovresti sul tuo prodotto: che tu venda fatto a mano o vintage, ciò che i clienti Etsy vogliono è l’aura di particolarità e unicità, vogliono qualcosa che abbia anima e personalità, perché quell’oggetto entrerà nelle loro case e nelle loro vite. Non comprano un oggetto ma la storia che lo accompagna, che è innanzitutto la storia che tu racconterai dell’oggetto, che poi si trasformerà nella storia che racconteranno a sé stessi su ciò che l’oggetto significa per loro.

Scrivere che una sciarpa è di lana ed è lunga 180 cm non è, evidentemente, abbastanza.

Quando un’amica dirà alla tua cliente “ma che bella questa sciarpa” difficilmente si sentirà rispondere: “è di lana ed è lunga 180cm”. E’ invece probabile che la cliente dica “l’ho comprata in Italia, da una simpatica venditrice di nome Lucia”. Se poi avrai scritto qualcosa di interessante nella descrizione della sciarpa, beh puoi scommetterci, è quello che la cliente racconterà. Ogni volta che qualcuno mi chiede di un oggetto che ho comprato su Etsy, non posso trattenermi dal raccontare tutto ciò che so: lo faccio perché indossare le creazioni che ho acquistato su Etsy, spesso da amiche, mi rende orgogliosa, non solo perché sono bellissime e ce le ho solo io, e quindi mi fanno sentire speciale, ma anche perché conosco chi c’è dietro, la storia che si portano dentro.


Neuralia Paris

Intendiamoci, non è obbligatorio né strettamente necessario scrivere descrizioni che raccontino storie, infatti ci sono negozi che vendono molto pur non facendo un lavoro di questo tipo; però dovresti essere consapevole che fare ciò potrebbe aumentare il valore percepito dell’oggetto e quindi il suo valore oggettivo (leggi: il cliente è disposto a pagare di più).

Dato che so cosa stai pensando (“si ma io non so scrivere / non ho fantasia / non ho tempo né voglia”) passo subito ad elencare cinque modi in cui potresti sviluppare la descrizione del tuo prodotto, ché io sto qui a renderti la vita più facile, mica a contare le perline!


CloudNumberNine

Dicevamo, cinque modi in cui potresti sviluppare la descrizione:
1. Origini. Se si tratta di fatto a mano, da dove hai tratto l’ispirazione per creare l’oggetto, qual è il tema o il significato dello stesso; se è vintage, dove è stato creato, in che periodo, chi l’ha usato, ecc.
2. Ingredienti. Quali materiali compongono il prodotto, cos’ha di speciale.
3. Formula. Come è stato fatto, se hai utilizzato procedimenti o tecniche particolari, magari inventate da te.
4. Esperienza. Cosa si prova ad usare/indossare l’oggetto, quali sensazioni provoca o potrebbe far vivere (no, non stiamo parlando di droghe! Faccio un esempio con la solita sciarpa: si potrebbe descriverne la morbidezza, raccontare di come sia calda e protegga dal vento, ecc.)
5. Identità. Cosa l’oggetto rappresenta o il significato che potrebbe avere nella vita altrui; tutti gli oggetti che usiamo o indossiamo raccontano qualcosa su ciò che siamo o vorremmo essere (es. se la sciarpa è elegante, casual, per la donna in carriera, per la ragazza che va per club, per l’uomo che non deve chiedere mai... ehm. eccetera.)

sciarpa per nerd, oxfordaccessories

sciarpa per hipster, Beesnetta
Scegli uno dei precedenti punti e prova! Non devi scrivere un papiro, tre o quattro righe sono più che sufficienti. Il mio consiglio è di far vagare un po’ la mente e buttare giù quello che it passa per la testa; poi potrai rifinire il tutto e limare, l’importante è che tu scriva.

E qui finisce la parte “romantica” di questa EtsyDritta; di seguito istruzioni per chi invece volesse semplicemente descrivere il prodotto senza lanciarsi in voli pindarici.
20 domande di un possibile cliente a cui si deve rispondere in una descrizione. Auguri! :P
(No no no, non svenire, non devi rispondere A TUTTE le domande, ma solo a quelle che fanno al caso tuo. Paura eh??).

1. Che cos’è? Potrebbe essere ovvio per te ma non per il cliente!
2. Di che colore è? Il colore che vedi sul tuo monitor potrebbe essere diverso da quello che vedo io. Anzi, quasi sicuramente, lo è!
3. Quanto è grande? Come acquirente non mi va di dover cercare di indovinare se il dipinto che vendi entrerà nello spazio sopra il caminetto o se gli orecchini mi penzoleranno oltre le spalle. Inoltre spesso le foto ingannano, ciò che è grande può sembrare piccolo e viceversa. Paratevi il Q e inserite SEMPRE le misure!
4. Di cosa è fatto e come è fatto? Materiali e tecniche usate. Si sono nelle tag, ma pensate che i clienti le leggano? Illusi.
5. Come me ne prendo cura? Tutto sulla manutenzione (es. se si può lavare a mano o in lavatrice, se per la pulizia vanno usati detergenti particolari, eccetera)
6. Chi dovrebbe comprarlo? O chi NON dovrebbe comprarlo? Es. è un oggetto adatto alle donne incinte? Ai bambini? Agli animali? Ai nerd? Ai fashion victim? Ai fan di Doctor Who? *v*
7. Per cosa può essere usato? E’ decorativo? Ha una funzione? Entrambi? Nessuno dei due? (???)
8. Che sensazione dà? La sciarpa che vendi è soffice al tatto? Com’è la texture? La collana nel tuo negozio è molto pesante? E' ruvida liscissima morbida dura rigida?
9. Come funziona? Devi farlo passare dalla testa? C’è un gancio? Lo annodo sui fianchi? Oppure scrivi che il libretto delle istruzioni sarà allegato, così da evitare danni.
10. Perché il mio articolo è migliore di quelli negli altri negozi? Quali materiali, tecniche o idee utilizzi per far si che il tuo prodotto sia il migliore? Il "perché sì" non vale!
11. Mi arriverà tutto quello che vedo nella foto? Vedo 12 oggetti nella tua foto, mi arriveranno tutti? Solo uno? Due? Quella fantastica decorazione sullo sfondo è inclusa nel prezzo o fa parte della scenografia? Ovvero: specificate, in caso di foto ambientate o con più elementi, cosa è in vendita e cosa no. Ricordate che le fagiane sono sempre in agguato!
12. Mi starà bene? Quando compro nei negozi fisici mi capita di provare 102320 cose di cui solo una mi sta bene. Comprare online prevede un GROSSO rischio da parte mia, perché non so come mi starà addosso il vestito/la maglia/la gonna/i pantaloni. Per favore rendimi la vita facile e scrivi dettagliatamente le misure e le taglie. E non dare per scontato che io sappia cosa vuoi dire con S o M o L. Le misure meglio metterle in cm e inches per coprire tutte le esigenze.
13. Che succede se non mi sta bene? Me lo devo tenere? Me lo cambierai? Chi paga la spedizione per il reso? Meglio essere chiari sin dall’inizio per evitare spiacevoli fraintendimenti.
14. E’ pronto per essere usato? Il quadro è pronto per essere appeso? Devo incorniciarlo? La foto mi arriverà con la cornice o dovrò comprarla io?
15. Come arriverà? In un pacco regalo? E’ pronto per la spedizione o è fatto su ordinazione?
16. Riceverò proprio l’oggetto della foto? Oppure l’oggetto sarà simile anche se non perfettamente uguale?
17. Puzzerà? Quell’oggetto vintage ha uno strano odore di stantio? Per caso fumi mentre crei i tuoi prodotti? Produci le tue creazioni in una fabbrica di sottaceti? Forse è il caso di dirlo! :P
18. Come faccio a sapere che è davvero “vintage”? Che tipo di ricerca hai fatto per capire quanto è vecchio quell’oggetto? C’è scritto da qualche parte? C’è una data? Sei esperto di antiquariato o vintage? Non basta dire che è vintage per  fare di un oggetto un oggetto vintage.
19. Cosa significano quelle parole strane? Non dare per scontato che il tuo cliente sappia cosa sia un cabochon o stampa giclee o gocco - non tutti parlano il craftese! Usa un linguaggio comprensibile a tutti, oppure spiega i termini particolari.
20. Posso vivere senza questo articolo? C’è una alta probabilità che i tuoi clienti possano vivere senza le tue creazioni. Si, è assurdo, vero? Eppure è così.  Il tuo lavoro è venderle a loro. Fa loro sapere perché possedere questo articolo è una cosa fantastica. Si sentiranno come principesse con quel bellissimo braccialetto? Quella teiera non solo è funzionale ma è anche una bellissima scultura per la cucina? Quell’articolo è il regalo perfetto per persone dai gusti difficili? L’oggetto suscita determinate emozioni? Racconta cosa ha di  così speciale, sii convincente!

Per finire (wow, se sei arrivata fin qui sei un’autentica eroina), gli ultimi, ma non meno importanti, consigli:
1. Le informazioni importanti prima di tutto. Mettile nelle prime righe, in maniera chiara, perché il cliente le possa trovare presto senza dover scorrere la pagina o cercarle tra chili di testo, altrimenti probabilmente non le leggerà. Inoltre ciò è importante per l’ottimizzazione SEO per la ricerca di Google; ricordati di ripetere nel testo le parole chiave usate nel titolo e tag.
2. Scrivi in prima persona singolare. “Ho creato”, “Ho trovato”, ecc. aiuta a creare una connessione con chi legge, sii te stesso, racconta qualcosa di te, sempre in maniera garbata. Non c’è bisogno di dare del lei, a Etsy ci si dà del tu :)
3. Paragrafi brevi ed elenchi numerati sono i tuoi migliori amici. Formatta il testo in modo che le informazioni siano ben strutturate e siano visivamente chiare.
4. Tieni d’occhio le tue statistiche. Da lì potrai capire come i clienti trovano il tuo negozio, ed utilizzarle, oltre che nelle tag e nei titoli, nelle descrizioni dei tuoi prodotti; se per la ricerca interna ad Etsy è importante ottimizzare titoli e tag, per i motori di ricerca sono le descrizioni ad essere fondamentali: fai attenzione a ripetere quindi nel testo i materiali e tutte le parole chiave importanti.

Ok basta, sono stremata, ho finito. Spero tu sia arrivata sin qui! E ora di corsa a scrivere quelle descrizioni, hop hop!

Come sempre buon lavoro e ti aspettiamo su Etsy Italia Team, dove potrai conversare e confrontarti con altri venditori e ricevere i migliori consigli per il tuo negozio Etsy.

Fonti:

3 maggio 2013

Hokkaido Chiffon Cupcakes con Crema Pasticcera

Gli Hokkaido Chiffon Cupcakes sono dei piccoli e leggeri dolcetti che stanno facendo grande tendenza sui blog di cucina internazionali. Pur essendo davvero popolari sul web negli ultimi mesi, l'origine di questi piccoli chiffons è avvolta nell'aura del mistero. Una cosa certa è che questa ricetta è nata recentemente e che, pur portando il nome della città giapponese di Hokkaido, questi cupcakes in realtà non hanno un origine nipponica. Molto probabilmente sono stati realizzati da una pasticceria tailandese che si ispira alle soluzioni leggere e gustose della cucina contemporanea giapponese. Il loro nome invece, deriva probabilmente dall'uso di latte di Hokkaido per la loro realizzazione.

Questi dolci hanno un impasto meno calorico rispetto alle tradizionali ricette di cupcakes, perchè sono fatti con pochissima farina, il burro è sostituito da olio che oltretutto è in piccola quantità (40 ml).

La versione che vi propongo è una variante semplificata della ricetta originale, infatti nella mia versione ho usato la crema pasticcera, invece di quella chantilly, quindi ho eliminato l'uso della panna montata. In questo modo si risparmia tempo e soprattutto calorie. Un'altro mio accorgimento è l'uso di fruttosio per l'impasto e per la crema pasticcera. Il fruttosio è lo zucchero contenuto naturalmente nella frutta e nel miele, è più facile da metabolizzare rispetto allo zucchero raffinato ed è anche meno calorico. Comunque se non avete a disposizione il fruttosio, potreste benissimo utilizzare lo zucchero semolato normale.



Utensili necessari per questa ricetta:
2 contenitori profondi, preferibilmente di acciaio o di metallo
1 frusta elettrica
1 frustino manuale
1 spatola 
1 teglia da 12 muffins 
12 pirottini
1 bilancia alimentare o misurino per gli ingredienti

1 pentolino per salse e creme
1 saccapoche con beccuccio sottile e rotondo



Ingredienti per 12 cupcakes:
Impasto Cupcakes
3 tuorli 
20 g di fruttosio o zucchero semolato
40 ml olio da cucina (di girasole, soia, mais oppure arachidi - NON olio d'oliva)
40 ml latte 
60 g farina tipo 00
Meringa
 4 albumi
40 g zucchero semolato
Crema pasticcera per il ripieno)
1/2 cucchiaio di farina tipo 00
1/2 cucchiaio di fecola di patate o maizena o frumina
 (oppure in alternativa dei 2 ingredienti precedenti: 1 cucchiaio di farina tipo 00)
15-20g fruttosio o zucchero semolato
100ml latte
1 tuorlo
i bustina di vanillina, oppure estratto di vaniglia
7 g burro




Preparazione
Preriscaldate il forno a 170-180°C.
Impasto cupcakes
Prendete le uova che devono essere a temperatura ambiente e separate i tuorli dagli albumi. Lasciate gli albumi riposare a temperatura ambiente mentre preparate l'impasto per i cupcakes.
Mettete i 3 tuorli in un contentore profondo, aggiungete 20g di fruttosio (o zucchero) e sbattete con la frusta elettrica affinchè l'impasto non si presenti giallo chiaro, come la mayonese.
Aggiungete l'olio e amalgamate con la frusta. Aggiungete il latte e amalgamate bene. Aggiungete i 60 grammi di farina setacciata.
Meringa
Ponete i 4 albumi a temperatura ambiente in un contenitore profondo, aggiungete la metà dei 40g di zucchero e sbattete con la frusta elettrica fino ad ottenere una schiuma spumosa e morbida. Aggiungete il restante zucchero e sbattete gli albumi a neve fermissima.
Incorporate 1/3 della meringa all'impasto degli cupcakes con un frustino. Aggiungete la restante meringa al impasto in 2 volte, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto con una spatola.
Foderate la teglia per i muffins con i 12 pirottini e suddividete l'impasto nelle 12 formine e infornate a 170-180°C per 15 - 20 min. Il tempo di cottura è soggettivo e dipende dal tipo di forni, quindi controllate la cottura dolo i primi 10 min. I muffins devono risultare dorati, ma non marroni, una volta cotti. 
Estraete i muffins dal forno e lasciateli rafreddare
Crema pasticcera
Aggiungete farina, fecola di patate e fruttosio (o zucchero) nel pentolino e mescolate con il frustino.
Aggiungete il latte poco alla volta, fino a dissolvere completamente gli ingredienti asciutti. 
Aggiungete il tuorlo e la vanillina ed amalgamate bene con il frustino.
Ponete il pentolino sul fuoco moderato, aggiungete il cubetto di burro e mescolate continuamente con la spatola sul fuoco medio affinchè la crema non inizia ad addensarsi. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare completamente.
Assemblaggio
Riempite il sac à poche con la crema pasticcera. Infilate il beccuccio al centro del muffin e riempitelo. Ripetete per i restanti 11 muffins.

Ed è pronto! Godetevi queste piccole, soffici delizie con i vostri cari! Ittadakimasu!


Ricetta: Marina Bancheva di www.etsy.com/shop/aBanchOfFashion

2 maggio 2013

Weekly finds


Abito bimba: Il filo Logico
Sneakers uomo: MDesign
Tazza dipinta a mano: Vitamianeu




Collage di IndieLab



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