Ovvero, di quanto di solito sottovalutiamo il nostro lavoro e facciamo male, perché a schiavizzarci ci pensa il sistema lavorativo italiano, da cui, se abbiamo un nostro negozio online, dovremmo volerci affrancare. E quindi DEVI alzare i prezzi delle tue creazioni (io l’ho già fatto).
EtsyDritta #5 e argomento caldo, caldissimo. I prezzi, dopo le foto, sono lo scoglio di ogni venditore su Etsy, quindi la ramanzina sarà lunga lunghissima ma, spero, anche utile.
Spesso mi imbatto in inserzioni su Etsy di oggetti fatti a mano che hanno dei prezzi talmente bassi che mi fanno venire voglia di prendere il venditore per le orecchie e gridargli: CHE CAVOLO VENDI A FARE SE NON GUADAGNI?? Per molti forse è un concetto oscuro, ma vendere dovrebbe implicare il voler guadagnare qualcosa, sopratutto se si ha un negozio e si spende del tempo prezioso a fare le foto, creare le inserzioni, farsi promozione.
Eppure Etsy è pieno di negozi con dei prezzi talmente stracciati che fanno passare la voglia di comprare: a me sembrerebbe di sfruttare il venditore e di approfittarmene. Che tu crei prodotti estremamente semplici o super complessi, se sono fatti a mano, non puoi avere un prezzo che vada sotto gli 8/10 €. Questo secondo me è un prezzo super base che comprende i costi super base che chiunque venda online dovrebbe considerare, senza contare il fatto che si tratta di fatto a mano.
Un’altra considerazione che mi fa venire voglia di urlare nelle orecchie dei suddetti venditori, è che avere dei prezzi infimi significa fare concorrenza sleale ai colleghi (ovvero coloro che vendono la tua stessa tipologia di prodotto). Hai mai pensato che mettere dei prezzi che non consentono un guadagno costringe tutti i tuoi concorrenti (e colleghi) ad adeguarsi, abbassando quindi il guadagno di tutti? Se hai un negozio giusto per hobby, se non ti importa di guadagnare, fai un gesto d’altruismo e pensa allora agli altri, a coloro che invece lo fanno per vivere e che, a causa dei tuoi prezzi stracciatissimi e non veritieri (perché non contemplano tutti i reali costi dell’attività), dovranno rinunciare a un po’ di guadagno per essere concorrenziali.
Ti sembra giusto? Mano sulla coscienza, baby, e prezzi più alti!
E io lo so che stai pensando: “ma io tengo i prezzi bassi perché sto iniziando ora, devo invogliare la gente a comprare” oppure “ho aperto da x mesi e nessuno ha comprato, evidentemente i prezzi erano troppo alti” - NO! (ti ho spaccato il timpano? Bene!).
Questi sono ragionamenti sbagliatissimi. Per le creazioni fatte a mano, il prezzo è sì una discriminante per la decisione d’acquisto ma il suo peso è molto minore, rispetto ad altre tipologie di prodotti. Come spiegato nella Etsydritta #4, il cliente di Etsy cerca altro, cerca l’unicità e la storia.
Il prezzo basso squalifica il tuo lavoro, non ci guadagni e il cliente dubita che il prodotto sia fatto a mano o sia di qualità.
Insomma, se sottovaluti il tuo lavoro, ci perdi tu e ci perdono tutti. Tutti chi? Ci perdiamo anche noi, venditori italiani, come categoria, perché ogni negozio italiano su Etsy è una finestra sul Made in Italy: se ci sono tanti negozi con prezzi stracciati, l’immagine di bassa qualità si ripercuote su tutti. Ti ricordo che su Etsy transitano 60 milioni* (fonte) S - E - S - S - A - N - T - A - M - I - L - I - O - N - I di utenti ogni mese e fare una figuraccia di fronte a tanta gente non piace a nessuno. Hai, quindi, non solo la responsabilità verso te stessa, di pagarti bene e remunerare il tuo lavoro, la tua creatività e il tuo talento, ma una responsabilità verso la comunità di cui fai parte, e cioè quella degli artigiani italiani.
Se tutti lavoreremo al meglio (prezzi giusti, alta qualità dei prodotti, ottima assistenza clienti) i benefici si ripercuoteranno non solo sulla nostra attività ma, di riflesso, su tutti i piccoli venditori come noi (e qui potrei aprire una lunghissima parentesi - per dire di quanto, oggi, il vero made in Italy sia fatto dai piccoli e piccolissimi artigiani come noi, le cui creazioni finiscono ogni giorno nelle case degli amanti delle belle cose di tutto il mondo, altro che i grandi marchi che producono in oriente, e che quindi dovremmo impegnarci tutti per mantere alti gli standard - ma non lo farò perché altrimenti andrei off topic.)
Ramanzina finita, passiamo ai consigli pratici.
1. Come fare il prezzo
Fare il prezzo è molto difficile, ci sono varie formule matematiche che circolano e quella consigliata da Etsy è questa (che è in realtà un remix tra due formule, consigliate sempre da Etsy):
+ costo del lavoro (ovvero, la paga oraria che ti dai; ricordati che spesso non sei solo la mano d’opera ma anche la designer, la fotografa, la promoter, ecc.) :
+ costi materiale (incluso il packaging del prodotto)
+ spese accessorie (ovvero, le tasse Etsy e PayPal, costo dell’affitto del tuo studio, costo dell’hosting del tuo sito, ecc.)
+ profitto che vuoi realizzare (dipende se per te il negozio è un’attività secondaria o vuoi che diventi la principale, dal tipo di attività che svolgi e prodotto che vendi)
= PREZZO ALL'INGROSSO x 2 = PREZZO AL DETTAGLIO
Se il prezzo finale è troppo alto significa che c’è qualcosa che potresti ottimizzare: che siano i materiali o i tempi di lavorazione, oppure anche il tipo di prodotto.
Aggiungere una quota imprevisti al prezzo è sempre una buona idea, perché non si sa mai cosa potrebbe andare storto: materiale rovinato, pacchetti persi, o altro - come ben saprai.
Il prezzo risultante potrebbe essere molto alto rispetto ai concorrenti e, in questo caso, dato che si tratta di handmade, l’unica cosa che si può fare è cercare di emergere con prodotti unici, curando ogni aspetto del negozio, in particolare foto e descrizioni, per differenziarsi dagli altri.
2. Ottimizzare i tempi (ed alcuni costi!)
Cerca di mantenere un equilibrio tra pezzi unici e pezzi riproducibili; i pezzi unici sono utili per far vedere quello che sai fare, mentre avere pezzi riproducibili ti permette di ammortizzare il tempo speso per la progettazione, le foto e le inserzioni.
Quando l’oggetto vende, puoi infatti rinnovare l’inserzione e non perdere tutti i preferiti e le Treasury, oppure puoi inserire una quantità multipla e il rinnovo sarà automatico.
Ricorda anche che gli oggetti unici possono avere un prezzo più alto: inserisci la dicitura OOAK (one of a kind) - Pezzo unico, nel titolo e nelle tag, oltre a specificare nelle descrizioni che l’oggetto è unico e non sarà riprodotto.
3. Consigli per chi vende vintage
Per quanto riguarda chi vende vintage, il discorso prezzi è ovviamente differente, dato che i costi sono diversi e non si parla di creazioni fatte a mano; inoltre ogni negozio è talmente diverso dall’altro che dovrai prendere quanto segue ed adattarlo al tuo caso.
1. Il primo consiglio è di fare attenzione al costo dell’oggetto che si vuole rivendere: infatti se è troppo alto potrebbe non permettere un ricarico adeguato per far si di avere un guadagno. In questi casi è meglio non comprare, per evitare il rischio di trovarsi un invenduto molto costoso.
2. Questo probabilmente lo sai già, comunque è meglio ribadire: il web è la prima risorsa che puoi usare per cercare di capire il prezzo del tuo prodotto. Cerca su Etsy o nel web tutto gli articoli simili a quello che vuoi vendere per capire più o meno il prezzo che potresti fare.
3. Ricordati di includere il costo del tuo lavoro, cioè il tempo che hai speso per mettere in vendita l’oggetto, che potrebbe comprendere: ricerca, restauro, pulizia, aggiustature, pittura, fotografia, eccetera. Fissa una paga oraria, possibilmente che non sia da fame, per facilitarti il compito.
4. Includi le spese che hai sostenuto: prodotti di pulizia, tasse, costi vari
5. Scopri il valore dell’oggetto: questo è dato dalla sua storia (per questo dovrai fare delle ricerche per scoprire chi da chi è stato creato, quando e con che materiali) e dalla sua condizione (se è stato usato o meno, se è rovinato).
Se non sei sicuro o non riesci a trovare informazioni su questo punto, puoi unirti ad uno dei tanti team Etsy dedicati al vintage: sono pieni di esperti che potranno aiutarti!
6. Valuta il tuo profitto: può variare in base al costo che hai sostenuto per comprare l’oggetto e all’obiettivo del tuo negozio. Se vendi solo per svuotare la cantina è un conto, ma se il tuo obiettivo è finanziarti un giro del mondo in cerca di tesori vintage, il tuo profitto dovrà essere calcolato di conseguenza.
In questo ultimo caso, per giustificare dei prezzi alti, dovrai fare in modo che l’aspetto del tuo negozio sia coerente, abbia un suo stile riconoscibile e sia bello da guardare.
4. Quando non si vende
Se non vendi, prima di abbassare il prezzo, dovresti cercare di migliorare tutti gli aspetti del negozio: delle belle foto spesso valgono un prezzo più alto (come per alcuni negozi di vintage che, grazie a delle bellissime foto, riescono a vendere le proprie cose a prezzi anche doppi rispetto ai concorrenti) e delle descrizioni che riescano a catturare il cliente.
Nelle descrizioni bisogna cercare di rispondere a tutte le ipotetiche domande del cliente e magari raccontare la storia che sta dietro la creazione di un particolare prodotto (vedi Etsydritta #4)
Sei una creativa e distinguersi dagli altri dovrebbe essere una sfida! Non cercare di emergere dalla concorrenza grazie al prezzo, ma usa le tue capacità, talenti ed esperienze per creare qualcosa di unico; non avere paura di cambiare prodotto, se necessario e cerca sempre di capire ciò a cui dà valore il cliente. Se il prodotto è valido e presentato bene, venderai anche a dei prezzi elevati. Abbi fiducia in te stessa e in ciò che fai!
In ogni caso, puoi usare una delle seguenti strategie per invogliare all’acquisto:
Offrire dei set o collezioni a prezzi scontati
Offrire prezzi diversificati
Avere periodi di sconti e svendite
Offrire vendita all’ingrosso
Finito.
Lotta ai prezzi bassi! SI ai prezzi giusti! Tutti insieme: “il mio lavoro VALE e deve essere pagato quanto merita!”
Stai già alzando i tuoi prezzi, vero?
Come sempre buon lavoro e ti aspettiamo su Etsy Italia Team, dove potrai conversare e confrontarti con altri venditori e ricevere i migliori consigli per il tuo negozio Etsy.
Link utili:
Seller handbook