Di seguito l'intervento tagliato dalla talk a cui Giada e Marta hanno partecipato lo scorso 23 novembre, durante l'evento MammaCheBlog Creativo.
Oggi siamo qui per parlarvi di come fare “gruppo” e quanto questo sia fondamentale nel commercio online.
Una delle prime cose che vorremmo chiarire è che l’EtsyItaliaTeam non è il supporto italiano di Etsy, ma una comunità di venditori e compratori formatasi al suo interno, che si aiutano e collaborano, per promuovere la propria attività dentro e fuori da questa piattaforma. Non siamo pagati da Etsy. Tutto ciò che facciamo, organizziamo, promuoviamo, sia online che offline, è a titolo di volontariato.
Se non conoscete Etsy e il suo funzionamento, ve lo spieghiamo brevemente: è una piattaforma di commercio online nata nel 2005 a New York e attiva in più di 200 paesi nel mondo, dove si possono vendere oggetti fatti a mano, vintage che abbia più di 20 anni e supplies, ovvero materiali che servono per la creazione stessa.
Su Etsy ci sono oltre un milione di negozi attivi, oltre 30 milioni di membri e oltre 20 milioni di oggetti in vendita. Con numeri di questa portata, diventa palese la necessità di fare gruppo, per non sparire nel mare magnum di articoli e venditori. Etsy infatti, promuove l’aggregazione tra persone che abbiano interessi, scopi, affinità, strategie comuni. Questi gruppi sono i team, e ce ne sono 8635.
Su Etsy ci sono oltre un milione di negozi attivi, oltre 30 milioni di membri e oltre 20 milioni di oggetti in vendita. Con numeri di questa portata, diventa palese la necessità di fare gruppo, per non sparire nel mare magnum di articoli e venditori. Etsy infatti, promuove l’aggregazione tra persone che abbiano interessi, scopi, affinità, strategie comuni. Questi gruppi sono i team, e ce ne sono 8635.
Non so se avete notato, ma parlando di aggregazione, non abbiamo usato la parola “aziende” bensì la parola “persone”. E lo sottolineiamo ed evidenziamo, perché noi non siamo sterili e vuote aziende, ma siamo persone che si aggregano, socializzano, si scambiano pareri, si sostengono, collaborano, insomma si comportano come tali sia online sia offline.
Quando ho letto dal programma il titolo della mini talk, il mio primo pensiero è stato: è l’unica talk con un titolo quasi interamente in inglese. Direi che questo è sintomatico di quanto, nel nostro paese, ci sia ancora poca dimestichezza, non certo dell’inglese, ma sicuramente di cosa questi termini significhino e di quanto poco siano effettivamente utilizzati ed esplorati.
Prendiamoli in esame allora uno per uno.
Il Networking è la creazione di un gruppo di contatti, collaboratori, collegamenti in rete; per Community si intendono quei gruppi che nascono spontaneamente all’interno della rete, per autopromuoversi, parlare, condividere, collaborare e così via; per Ecommerce si intende il commercio online.
Se guardiamo queste tre definizioni di primo acchito c’è qualcosa che stona: secondo l’opinione comune, il commercio è concorrenza e profitto a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo, ed è quanto di più lontano dalla condivisione e dalla collaborazione. Bè i tempi pare stiano cambiando!
Oggi parlare di un commercio di questo tipo è quanto di più lontano dalla realtà. Da anni ormai si sta consolidando un modo differente di fare commercio, non più basato sulla concorrenza bensì sulla condivisione e la collaborazione. Ed è quello che quotidianamente fa la gran parte dei venditori su Etsy.
Detta così sembra la buona novella, quindi passiamo agli esempi pratici.
L’EtsyItaliaTeam è composto da quasi 3000 membri, tra venditori e compratori. Lo scopo condiviso è quello di supportarsi a vicenda e di promuovere e organizzare vari tipi di eventi.
Mi spiego meglio: la pagina del team su Etsy è strutturata come un forum, con tantissime discussioni sugli argomenti più disparati. C’è la discussione del mese, dove semplicemente si chiacchiera; la discussione sulla fotografia, dove si mette a disposizione la propria esperienza e trucchi in campo fotografico; quella per i principianti che hanno aperto da poco un negozio e hanno bisogno di consigli; fino ad arrivare a cose molto tecniche quali i SEO, le descrizioni dei propri prodotti, le spese di spedizione e così via. Questi sono dei forum dove ognuno condivide le proprie esperienze e conoscenze, lasciandole a disposizione per ogni membro del team. Insomma è un aiuto pressoché indispensabile per muoversi all’interno di quell’oceano vastissimo che è Etsy.
Vi chiederete perché lo facciamo? Bella domanda!
Perché vendere online è molto diverso dall’avere un negozio su strada. Prima vi abbiamo parlato dei numeri di Etsy, ma considerate che non è l’unica piattaforma di ecommerce, ogni giorno ne nascono di nuove, oltre a quelle già consolidate e se già è difficile farsi trovare su Etsy, figuriamoci sull’intera rete! Avere alle spalle un gruppo di persone che hanno un scopo condiviso, quello di vendere i propri prodotti, e che agiscono tutte nella stessa direzione, come dire, fa massa.
Vi faccio un esempio: molte persone nel team hanno un blog. Su questo blog pubblicano, tra le altre cose, i weekly finds, un collage di oggetti preferiti, oppure propongono un outfit con oggetti loro e di altri componenti del team. In questo modo si fanno promozione, suggerendo ai possibili clienti come abbinare le loro creazioni. E allo stesso tempo, coloro che sono stati scelti, faranno pubblicità al creatore del post, perché lui o lei fa promozione a loro. Questo è un meccanismo che crea solo vantaggi! Mi do la possibilità di vendere, di far vendere, di soddisfare le esigenze di qualcuno, il cliente, inoltre mi faccio conoscere, insomma si viene a creare quel networking di contatti fondamentale per essere trovati online.
Vi faccio un esempio: molte persone nel team hanno un blog. Su questo blog pubblicano, tra le altre cose, i weekly finds, un collage di oggetti preferiti, oppure propongono un outfit con oggetti loro e di altri componenti del team. In questo modo si fanno promozione, suggerendo ai possibili clienti come abbinare le loro creazioni. E allo stesso tempo, coloro che sono stati scelti, faranno pubblicità al creatore del post, perché lui o lei fa promozione a loro. Questo è un meccanismo che crea solo vantaggi! Mi do la possibilità di vendere, di far vendere, di soddisfare le esigenze di qualcuno, il cliente, inoltre mi faccio conoscere, insomma si viene a creare quel networking di contatti fondamentale per essere trovati online.
Questo stesso meccanismo è riportato in grande all’interno di Etsy. Perché tutto lì viaggia su questo principio. L’esempio perfetto è la creazione di piccole collezioni che ambiscono ad arrivare in home page: le Treasury (per gli amici semplicemente T).
Le T sono composte da 16 articoli selezionati all’interno di quei 20 milioni di prodotti con un tema scelto dal curatore, con 2 sole regole: non inserire un proprio articolo e non inserire 2 articoli di uno stesso venditore. Non bisogna essere laureati in matematica per capire la portata di intrecci che crea anche una sola T!
Quindi io promuovo 16 negozi in giro per il mondo, che molto probabilmente contraccambieranno il favore, mettendo uno dei miei articoli in una loro collezione. Se lo facessero tutti e 16, il ritorno che avrei dal fare una semplice T, sarebbe di 16 collezioni che mi promuovono.
E ovviamente non è detto che sceglierebbero tutti i negozi che io ho scelto, quindi altre persone vedrebbero il mio articolo, e potrebbero inserirmi in altre collezioni. Questo circuito va avanti all’infinito e arriva a 30 milioni di utenti. Devo ancora spiegarvi perché lo facciamo?!
Quello di fare T non è solo un passatempo divertente e fantasioso per aumentare il traffico e la permanenza su Etsy, è un meccanismo di promozione molto abile. Perché tra quei 30 milioni di utenti ci sono anche e soprattutto i clienti. Vi ricordo che i venditori sono un milione, ma gli utenti sono trenta (30!) milioni!
Per chi è abituato al vecchio modo di fare commercio, quello di “porto tutta l’acqua al mio mulino”, questo deve sembrare un po' spiazzante. Perché è sicuramente vero che i prodotti presentati su Etsy sono spesso e volentieri al di sopra della media produttiva e industriale, essendo fatti a mano da persone vere e proprie con cura e attenzione, ma se fossero l’unica fonte da cui attingere, probabilmente Etsy non sarebbe arrivato al suo ottavo anno di vita con un fatturato che cresce in modo esponenziale di anno in anno.
La vera forza di questa piattaforma sono le persone che la compongono, i suoi utenti, che si comportano da persone sia online sia offline. Le persone che sono community. La comunità che si trova quotidianamente online per scambiarsi consigli, per promuovere se stesse e gli altri membri, per raccontarsi, e così facendo si stabiliscono rapporti, si creano contatti, si condividono, in fondo, le proprie vite.
Diventa banale dire che quando poi ci si trova faccia a faccia con quelle stesse persone che ti hanno aiutato a migliorare il tuo negozio e tutto quello che lo circonda, come è recentemente successo a noi durante il primo raduno nazionale dell’Eit, il Craft Camp qui a Milano, è anche meglio di incontrare i parenti che vedi solo a Natale! Perché quelle persone, in modo del tutto disinteressato ti hanno portato a migliorare le tue tecniche di promozione, ti hanno consigliato, ti hanno supportato nei momenti difficili e condiviso le tue gioie nei traguardi raggiunti. Siamo sinceri, una dose così massiccia di altruismo è veramente difficile da trovare, e quando la trovi, all’inizio non ci vuoi credere, ma poi ti rendi conto che è la linfa stessa che ci sostiene.
Quindi se vi chiedete ancora perché lo facciamo... è perché così si vive meglio!
scritto da Giada di GingerLab
Brava Giada,
RispondiEliminachiara e incisiva!
Grande post, grande relatrice! :D
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