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2 febbraio 2015

Centra il tuo target

photo by TEHOSART
Torniamo a parlare di target (leggi l'altro post), perché non è mai abbastanza e perché è l’argomento che stiamo affrontando nel nostro forum con la EIT School.
Definire il proprio target è il primo passo per avviare un qualsiasi progetto commerciale e di comunicazione: di fatto la parola stessa indica un bersaglio da centrare, un obbiettivo da raggiungere, pertanto è necessario, prima di intraprendere qualsiasi piano d’azione, sapere dove si vuole arrivare.
Se vuoi vendere le tue creazioni e vuoi farne la tua attività principale, devi delineare il pubblico a cui ti rivolgi, per evitare di investire tempo e denaro senza andare a parare da nessuna parte.
In questo post non andremo a ribadire concetti già espressi qui e altrove, ma ci limiteremo a proporti del materiale da studiare e degli esercizi da svolgere per capire qual è il tuo target e raggiungerlo.

Se sei a un livello base, studia i link di seguito e poi fai gli esercizi che ti proponiamo più in basso.
Se sei già ad un livello avanzato (cioè hai già chiaro quale sia il tuo target) passa direttamente agli esercizi.

LINK DA STUDIARE: 

DISCUSSIONI EIT SUL TARGET (solo per gli iscritti al forum): 

ARTICOLI: 

ESERCIZI: 
Gli esercizi che vi proponiamo per questo mese sono tre: uno per tutti, uno base e uno avanzato.

1. Esercizio per tutti: Scopri la tua mission

2.a Esercizio base:
Fai la carta d’idendità del tuo cliente ideale . Chi è? Come si chiama? Dove vive? Cosa ama fare? Che musica ascolta? Come si veste? Compila il foglio di lavoro.

2.b Esercizio avanzato:
Usa i social media Scopri quali social media utilizza il tuo target e attua una strategia per attirarli nel tuo negozio o per scoprire qualcosa di più su di loro (per es. board su Pinterest, post su Facebook, messaggi o foto su Twitter, post sul blog, foto su Instagram).

3. Per tutti: A fine mese controlla le stats per vedere se qualcosa è cambiato. A questo proposito ti consigliamo di fare un foglio di lavoro (o excel) in cui tenere traccia delle modifiche fatte e dei cambiamenti avvenuti.

Usa questo thread sul forum (se sei iscritto) per confrontarti ed aiutarti con gli altri venditori oppure scrivi nei commenti qui sotto le tue difficoltà!

4 agosto 2014

Se il target non va alla montagna...

Avete mai partecipato ad un mercatino locale di artigianato, selezionato con cura il posto e gli organizzatori dell'evento per poi scoprire che il tuo target non c'era?


A noi è successo più volte.  Potevamo veramente scoraggiarci ma anziché gettare la spugna ci siamo rimboccate le maniche e detto: se il nostro target non viene da noi allora saremmo noi ad andare da lui.

Caridad in cerca del suo target

Abbiamo fatto una ricerca tra i festival culturali dell'Umbria dove poter andare e dove eravamo sicure che il nostro pubblico ci sarebbe stato.  
La nostra idea: trovare un commerciante che ci ospitasse nella sua vetrina per la durata di un festival musicale.  


Abbiamo spento il computer, messo via la tastiera, riempito le nostre borse di prodotti e siamo andate ad Orvieto.  

Caridad e Serena in giro per Orvieto


Sembrerebbe un'idea abbastanza azzardata: perchè mai un commerciante dovrebbe cedere gratis un pò del suo spazio proprio a noi?  
In realtà un commerciante ha solo da guadagnare (in pubblicità online ed immagine) nell'ospitare nuovi prodotti di qualità.  Non tutti lo capiscono ma qualcuno si!


Alla fine della nostra mattinata abbiamo trovata una simpaticissima fioraia che ha accettato la nostra proposta volentieri.

La nostra fioraia preferita!
Ritorneremmo fra due settimane per allestire una delle sue vetrine, ma nel frattempo abbiamo già individuato un altra città Umbra dove poterci proporre. 
Consigli: 
- è meglio andare in due: avrete più energia insieme! Inoltre è più facile gestire i rifiuti ed è più bello condividere i successi.

- scegliere negozi che sono in sintonia con l'estetica del vostro prodotto.  Nel nostro caso abbiamo visitato artigiani del legno, gelaterie, casalinghi, bar con internet cafè ed infine una fioraia.

- non scoraggiatevi quando siete rifiutati.  Su 10 negozi, forse solo 1 accetterà la vostra proposta.

- noi abbiamo optato per andare direttamente ai negozi perchè preferiamo interagire direttamente con il commerciante anzi che tramite un'email o una telefonata.


- entrare nei negozi con una bella cartolina con due o tre immagini che rappresentano la vostra produzione e sull'altro lato il vostro nome, Etsy Shop ed email.   
Un immagine comunica mooolto di più di qualsiasi discorso che possiate fare.  


- promuovere la vostra vetrina sui social media creando un hashtag apposito e creare un evento il giorno che inaugurate la collaborazione: ad esempio un omaggio alle prime 10 clienti del giorno.  


- taggare associazioni e stampa locale della città dove sarete ospitate. E' una maniera per incuriosire e chiamare l'attenzione verso la vostra iniziativa.


- utilizzare i social media anche in lingua INGLESE.  Ci sono molti turisti in italia in questo periodo e sicuramente gli piacerebbe conoscere eventi simpatici come il vostro.  


- coinvolgere organizzatori locali di eventi e commercianti tramite i social media aggiungendo il loro @nome ai tweet e seguendoli.




Scritto da Caridad & Serena 



12 maggio 2014

EIT Pills - Social Net-Working: anche essere “social” è un tuo lavoro!



Spesso mi succede di trovare bellissimi prodotti in vendita, ma dalle statistiche vedo che vengono venduti poco - o niente.

Partiamo dal presupposto che hai seguito alla lettera le EtsyDritte, adesso avrai:
- un mazzo tanto;
- un bel negozio con un nome accattivante;
- le descrizioni dei prodotti azzeccate e coinvolgenti;
- delle foto degne di uno studio professionale;
- un prezzo né troppo alto, né troppo basso, ma giusto.

Vista la lista di ingredienti ora hai tutte le carte in regola per vendere! Ma aspetta, perché nessuno compra? E’ possibile che tu non riesca  ad intercettare nemmeno uno di quel gruppetto di 60 milioni di utenti che transitano mensilmente su Etsy?

Mettiti subito l’anima in pace: il tuo prodotto probabilmente finirà nel calderone dei prodotti, nell’immensità sconfinata dei database di Etsy, e rimarrà lì, fermo, ad aspettare la fine dei suoi quattro mesi di vita.

Demotivante, vero?  Probabile, ma c’è speranza.

by FoxAndVelvet


Perché in quei quattro mesi di tempo, tu giochi il ruolo fondamentale (ed a mio avviso il più divertente) tra il vendere e non vendere, e se credi che non facendo nessuna delle cose scritte sotto venderai lo stesso con frequenza fidati, hai visto un bel film.

Il tuo lavoro non si ferma solo a “creare” oggetti, infatti devi anche promuoverli così che le persone conoscano il tuo prodotto, seguano quello che hai da dire (anche se non strettamente legato a ciò che fai)  e, se avrai fatto bene il tuo “secondo lavoro” di comunicatore, desidereranno a tal punto i tuoi oggetti che faranno un acquisto.

Partiamo dal kit base da avere per essere “presente” sul web:

- Facebook!

by OnTheSideNZ

Se non lo sai utilizzare, tranquillo, il signor Zuckerberg ha pensato a tutto, e ti spiega passo passo come creare la tua pagina.
E poi cosa ci fai con quella pagina? Semplice, ci scrivi!

Ti puoi sbizzarrire caricando delle foto (quelle belle che hai a disposizione, no?;), pubblicare link, anche a siti esterni, e post ma - cosa più importante - stringerai un rapporto “umano” con i tuoi follower (te lo dico in inglese, seguaci è brutto, diciamocelo!).
Ci potrai parlare, risponderai direttamente alle loro domande, e soprattutto sarà una ciclo virtuoso: più persone - NB: persone ATTIVE - avrai nella tua pagina, più persone commenteranno, piaceranno e condivideranno ciò che proporrai loro.
Visto che il sito in blu tende a premiare questo genere di cose, raggiungerai un pubblico più vasto rispetto a quello che ti segue. Capito? Anche gli sconosciuti ti conosceranno!

E mi raccomando, la pagina aggiornala con intelligenza. Se non hai nulla da dire, non dire niente! A te piacerebbe stare ad ascoltare uno che ti racconta continuamente cose inutili? Meglio aspettare qualche giorno e poi tornare alla carica con del contenuto interessante ;)

Facebook è il social network per eccellenza, però non tralasciare anche quegli altri, che a volte possono fare la differenza: Twitter, Pinterest, Google+.

- Instagram

by Craftsquatch

Instagram spiegato in poche parole è il Facebook delle foto, caricale con giusta frequenza (magari in contemporanea con FB, almeno avrai la possibilità di arrivare a più persone) e preoccupati di scegliere con cura gli  hashtag giusti (# + parola chiave. Es. #handmade #dresses #dressup).
Metti una breve - anzi, brevissima - descrizione del prodotto nella foto e poi il link al listing, quest’ultimo messo da solo darebbe l’idea di una foto caricata in maniera sbrigativa e solo per tirare a vendere!
Instagram è prezioso per mostrare i work in progress, il luogo dove lavori, la vita che fai, insomma è un’occasione per far capire ai tuoi clienti (o futuri tali) che dietro al negozio online c’è una persona vera e non una multinazionale senza volto.

 - YouTube


Per finire,  voglio soffermarmi su Youtube, e tu penserai: come faccio a fare un video decente se non ho l’attrezzatura professionale e non ne so niente di montaggio?

Beh, sappi che ti sto per sfatare un mito: con lo stesso ingegno che ti ha permesso di fare belle foto puoi anche fare bei video, ed il tagliarli e incollarli è più facile di quanto pensi.

Per Natale volevo fare un bel regalo a tutti i miei 750 follower di Facebook, e con una bridge ed una compatta di basso livello per le riprese “esterne”, ho ripreso mio padre che lavorava al tornio.
Messa una canzone e tagliate le scene inutili (tra l’altro fatto con uno delle centinaia di programmini che puoi trovare su internet) ho ottenuto questo video.

Non sarà perfetto, ma la sua risata la strappa, e si fa vedere da 300 persone.

Il programma che ho utilizzato si chiama Magix Video, ed era la prima volta che lo utilizzavo. Basta leggere un po’ di guide online e sarai in grado di fare il minimo indispensabile. ;)

Il vantaggio di mostrare un video è di stringere ancora di più il contatto creato con il tuo pubblico: ti vedono, vedono cosa fai, sanno che l’hai fatto tu. Quindi al lavoro e rimboccarsi le maniche!

Per concludere, c’è un ultima cosa da tenere conto per promuovere il tuo prodotto, ovvero fare rete.

L’interazione è indispensabile sui social network -  la parola “social” non è lì per caso - quindi, non ti aspettare di caricare qualcosa e ricevere centinaia di “mi piace” così dal nulla, e soprattutto senza fare nient’altro.
Se fai parte del nostro team su Etsy puoi condividere la pagina che hai creato nell’apposito thread sul forum, però prima metti il “mi piace” a quelle già pubblicate dagli altri membri EIT.
La nostra comunità italiana di Etsy è molto attiva e partecipe, quindi se vedi un bel prodotto di un membro (ma anche di altri negozi) non esitare a condividerlo con i tuoi fan. E poi si sa, il karma esiste, e le buone azioni vengono sempre - o quasi - ripagate. :)

E’ tutto. Spero che con questa breve guida tu sappia cosa fare per essere un po’ più presente nel web, adesso prendi e vai oltre il prato del tuo negozio di Etsy, invece che aspettare che qualcuno venga a bussare alla tua porta!

Alla prossima ;)




Matteo ha 21 anni, è di Montelupo F.no e viene da una famiglia di ceramisti. Specializzato in mkt e tecniche di vendita, già da un anno gestisce il negozio  di famiglia, occupandosi della promozione online e offline. 
Gioca a rugby e ha da poco aperto un negozio su Etsy, che spera di riempire presto con i prodotti creati dal padre.




18 dicembre 2013

3 Consigli per trovare e capire il tuo target




Uno dei problemi che ho riscontrato essere più frequenti tra chi non riesce a far funzionare il proprio negozio su Etsy, è quello dell’individuazione del proprio target.
Il target è quel gruppo di persone a cui il nostro prodotto è destinato, quel sottoinsieme degli acquirenti totali che ha tutte le caratteristiche per apprezzare e, si spera, comprare quello che creiamo.
Se, come me, non avete un background di marketing, potreste impiegare un po’ di tempo a brancolare nel buio, cercando di vendere a tutti e per questo, di fatto, non riuscendo a vendere a nessuno.
La realtà è che bisogna scegliersi una nicchia, un piccolo angolo di mercato e puntare su quello, in modo feroce e mono-ossessivo; se avete ben chiaro qual è il vostro mercato-target vi sarà molto più facile creare nuovi prodotti, pianificare una strategia di marketing per attirare nel vostro negozio gli acquirenti potenzialmente interessati a ciò che fate e, infine, vendere loro le vostre meravigliose creazioni.


1. Immagina il tuo cliente ideale
Il primo passo è capire a chi vuoi vendere. Uomo o donna? Di che età? Con che stile di vita? Più entrerai nel dettaglio, immaginando il Cliente Ideale in ogni sfumatura, più le tue strategie saranno efficaci. Cosa ascolta il C.I.? Cosa mangia? Dove vive? Come si veste?
Quando ho capito che il mio target era composto da uomini, molto spesso avvocati o manager, attenti ai dettagli, amanti dei vestiti di buona fattura e degli accessori particolari, ho iniziato ad immaginarli come i protagonisti di
Suits (NdR Serie televisiva statunitense).
Come ciò mi aiuta? Ogni volta che penso ad un nuovo prodotto, mi chiedo:
Harvey Specter lo indosserebbe? La risposta mi influenza molto nella scelta su cosa fare o non fare, Harvey è notoriamente un uomo di grande gusto!
Scherzi a parte, sapere a chi è indirizzato il tuo prodotto ti farà risparmiare tempo, perché potrai concentrare le tue energie in strategie di promozione mirate e si spera, quindi, di successo.

2. Scopri a chi vendi
Se hai già venduto dei prodotti online e, soprattutto, se hai uno o più best seller, armati della migliore curiosità e pazienza e usa la rete e le sue informazioni a tuo vantaggio.
Lo so che sembrano consigli da stalker, ma di fatto è l’unico modo di capire, a posteriori, il tuo target: usa Google. Cerca il nome del tuo acquirente, oramai quasi tutti hanno Twitter, Facebook, LinkedIn, Pinterest, non sarà difficile scoprire qualcosa in più: che età ha, che lavoro fa, come si veste, quali sono i suoi gusti. Oppure, per fare prima potresti semplicemente creare un questionario e chiedere ai tuoi clienti di compilarlo. Insomma, raccogli informazioni in ogni modo! Infine, sii aperta comunicativa coi tuoi clienti, perché sono spesso loro che ti daranno le dritte migliori.
Una volta un mio cliente con cui avevo scambiato un paio di convo, mi ha scritto che aveva consigliato il mio negozio in un forum; sono andata a leggere e ho scoperto un mondo fatto di uomini capaci di scrivere post e post su un paio di scarpe e che avrebbero speso qualsiasi cosa pur di avere l’accessorio perfetto per il loro outfit. Bingo! Ho alzato i prezzi, arrivando quasi a raddoppiarli, ho cambiato il packaging e cambiato le descrizioni dei prodotti, puntando sui materiali utilizzati (di qualità). Vendite a pioggia! Grazie cliente chiacchierone!
I tuoi clienti non corrispondono a un tipo specifico? Forse hai un problemino, potrebbe essere per questo motivo che non vendi: ti stai rivolgendo a TUTTI e avere un target troppo ampio è come non averlo affatto: il tuo prodotto probabilmente ha una concorrenza troppo vasta per riuscire a sfondare.

3. Utilizza i social a tuo vantaggio
Oltre a fare ricerca sui clienti esistenti, i social media sono molto utili per trovarne di nuovi, nonché per scoprire i gusti e i mondi di riferimento del nostro target. Non vi sto a spiegare come usare Twitter o Facebook per attirare nuovi clienti, ci sono già miliardi di post in giro per il web in proposito, voglio però condividere una piccola strategia che sto adottando su Pinterest.
So che molti consigliano di raggruppare i propri prodotti su Pinterest in una board, per dare modo a chi ci segue di scegliere se sorbirsi la pubblicità o meno. Per quanto mi riguarda, trovo questo modo molto noioso, per chi segue, e quindi inutile, per chi cerca di promuovere; io de-followo sistematicamente le board monoprodotto e chiaramente spammose. Boooo-riiing!
Io pinno raramente le mie cose, ma quando lo faccio cerco di
contestualizzarle. Come?
Ho creato una board - una sola - dedicata al mio target (chiamamolo: Uomini Stilosi).
Gli Uomini Stilosi amano Pinterest perché è una fonte inesauribile di suggerimenti non solo su prodotti e marche, ma anche su outfit e trend. Nella mia board per Uomini Stilosi raccolgo quindi tutto ciò che riguarda la moda per lui, gli outfit, i trend, gli accessori e, ogni tanto, butto lì uno dei miei prodotti, in modo che sia ben abbinato a tutto il resto, come tipo di abbigliamento e stile, così che non risulti spam e colga nel segno. Come capire se questa strategia funzioni o meno? Le statistiche del vostro negozio sono le vostre migliori amiche. Le mie mi stanno dicendo che funziona; però è una strategia che ho adottato da poco, vi saprò dire meglio nei prossimi mesi.
Inoltre, avere una board di questo genere, mi permette di capire i gusti degli Uomini Stilosi. Infatti chi segue questa board rientra presumibilmente nel mio target; io li seguo a mia volta, così li stalk.. ehm vedo cosa pinnano e mi faccio un’idea delle loro preferenze in fatto di accessori (che è quello che mi interessa). W Pinterest! W gli Uomini Stilosi!
In breve: una volta che hai un’idea su chi sia il tuo Cliente Ideale scopri in che modo usa Pinterest e a tua volta usalo sia per convogliare clienti al tuo negozio, sia per scoprire di più sul tuo target.
Questo metodo non funziona per il tuo prodotto? Createne uno tuo. Studia lo strumento e usalo a tuo vantaggio, che sia Pinterest o qualsiasi altro social media.

Ecco, è tutto. spero che qualcosa di quanto scritto sopra sia utile a qualcuno, e, nel caso di domande, dubbi o bisogno di chiarimenti, c’è sempre l’apposita discussione nel forum dell’Etsy Italia team. Vi aspetto! :)

20 settembre 2013

Idee per promuoversi: l'Open Studio


Caridad ci dà un'idea in più per promuovere le nostre creazioni e ci racconta la sua esperienza, a metà strada tra un'evento sociale e una sbirciatina al 'dietro le quinte' del lavoro dell'artista.

Un esempio di "open studio"

Ecco il racconto di Caridad:

- Cos'è un "Open Studio"?
Wikipedia lo definisce come "uno studio o laboratorio accessibile al pubblico dove il lavoro artistico o creativo può essere visitato ..."
La pratica degli open studio è molto diffusa tra gli artisti negli Stati Uniti e in Europa e può essere adattato all'attività creativa di chiunque. Diventa ancora più interessante in questo momento storico/economico perchè è un evento autoprodotto, a chilometri zero e con spese di realizzazione ridottissime.

Vi racconto la mia esperienza come pittrice e vi spiego perchè e come conduco questo evento nella mia casa/studio in Umbria.

L'anno scorso, dopo aver intrapreso da qualche mese il mio progetto "Un Dipinto al Giorno", ho sentito la necessità di fare conoscere la mia attività ad amici e conoscenti che abitano nello stesso paesino e in un raggio di circa 10 km. Nel tempo ho esteso gli inviti anche a persone fuori provincia.
Ho creato l'evento "Open Studio" (esclusivamente su invito su Facebook) nella mia casa/studio una domenica mattina dalle 10 alle 13.
Era un evento di poche ore dove invitavo le persone a visionare gli ultimi dipinti dal vivo. Per l'occasione avevo preparato un semplice rinfresco a base di caffè, thè e vino e qualche arachide o pistacchio.

Si vedono le creazioni dal vivo e si parla con l'artista
L'open studio è un occasione per il pubblico di vedere il 'dietro le quinte' della produzione, respirare l'aria creativa, socializzare con l'artista e instaurare un legame più intimo con chi crea. Il pubblico che viene a questo evento poi parlerà con altri dell'esperienza vissuta e diffonderà il tuo progetto creativo in maniera naturale.
A volte capita anche di vendere durante l'evento, e la cosa non guasta, ma io tendo soprattutto a orientare l'open studio verso la diffusione del mio lavoro.

Quanto spesso bisognerebbe fare un open studio?
Per esperienza direi che 2 o 3 volte all'anno sono sufficienti. Si possono scegliere come occasione i cambi di stagione (primavera e autunno) o altre ricorrenze. Un buon momento è anche il periodo che precede il Natale.
Caridad
Cosa spero per il futuro?
Come artista vorrei aprire i prossimi 'open studio' anche ad altri creativi in maniera di creare dei collettivi d'arte.
Lo faccio anche con lo scopo di variare il contenuto e non annoiare i partecipanti più affezionati. In questo modo inoltre si può allargare e rendere più vario il proprio pubblico.
Bisogna essere generosi e dinamici.

E voi? Quando farete il vostro open studio? -
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