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25 settembre 2011

I mille usi della pasta polimerica



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Chi si accosta per la prima volta alle paste sintetiche (o polimeriche) come Fimo, Cernit, Premo, Kato, Scupley ecc., spesso non immagina i mille utilizzi di questa materia sorprendente, ed invece le possibilità sono davvero infinite, limitate solo dalla vostra creatività.


Le paste sintetiche sono materiali termoindurenti venduti in forma solida o liquida, a base di PVC e completamente atossici. In passato, alcune marche di paste sintetiche contenevano sostanze (ftalati) che, se bruciate, potevano sprigionare sostanze tossiche. Tuttavia, le nuove formulazioni hanno eliminato questo spiacevole inconveniente. Sono in genere vendute in panetti o flaconi (nel caso delle paste liquide) di grammatura variabile e di diversi colori. Non tutte le paste sintetiche sono adatte ad ogni scopo: ad esempio alcune marche producono paste con particolari proprietà fisiche (elasticità e resistenza agli urti) che le rendono preferibili per la creazione di gioielli, altre sono più adatte ai lavori di precisione, altre ancora hanno una migliore resa cromatica e così via.

Le deliziose bambole di atelierpompadour

Essendo materiali termoindurenti, per fare in modo che la creazione modellata mantenga la forma che le abbiamo conferito, è necessario che sia cotta in forno a specifiche temperature (variabili a seconda della marca di pasta sintetica utilizzata).
Prima della cottura, le paste polimeriche si prestano ad essere utilizzate assieme a moltissimi altri materiali come sfoglie metalliche sottilissime, pigmenti, microsfere, colori acrilici, tempere, gessetti, strass, paillettes, perline, glitter, addirittura make up, per realizzare effetti vari ed originali. Gli oggetti in pasta sintetica, inoltre, possono essere trattati anche dopo la cottura, con risultati di volta in volta diversi: possono essere  dipinti, forati, "glassati" (con l'aiuto di pasta polimerica liquida al alto indice termico e pistola al calore), verniciati, lucidati a mano o a macchina.
 
Le fantastiche miniature di Mairi


Molti artisti delle paste sintetiche, inoltre, amano decorare le creazioni cotte con rilievi o incisioni, che possono essere realizzate a mano oppure con l'ausilio di dispositivi elettrici come il Dremel Engraver. Anche la pasta polimerica liquida può essere miscelata a colori, pigmenti, glitter, pagliuzze ecc, e può  essere sfruttata per le tecniche di inclusione (utilizzate anche con la resina), con le quali un oggetto viene incorporato nel medium liquido e vi rimane "intrappolato" quando la creazione viene cotta. Inoltre può essere usata per rifinire lavori in pasta polimerica (ad esempio con la glassatura, cui abbiamo già accennato), può essere colata in stampi ed impiegata per il trasferimento di immagini, per citare solo alcuni esempi.

I simpaticissimi pupini di Biberta

Riguardo a cosa è possibile realizzare con questo fantastico medium, l'elenco è virtualmente infinito! Oltre a gioielli, statuine, soprammobili, accessori, imitazioni di pietre dure e di altri materiali naturali, bottoni, spille, fermacapelli, è possibile realizzare bambole, componenti di arredo, copertine di libri o di album, penne, miniature e tanto, tanto altro.
Probabilmente la gioielleria e la creazione di componentistica per le dolls'houses sono due degli impieghi più noti al pubblico femminile, ma anche i maschietti non disdegnano di usare le paste polimeriche per il modellismo o la costruzione di diorami. Per le riproduzioni in scala, ad esempio, le paste liquide si prestano molto bene ad essere usate per simulare liquidi (bevande, zuppe, acqua corrente...) o elementi paesaggistici (laghetti, fiumiciattoli...).

I bellissimi bottoni di EtsyPeekaBoo


Non c'è che dire, questo fantastico materiale si presta ad assumere tutte le forme suggerite dalla vostra fantasia!
Una lettura di sicuro interesse per approfondire questo argomento è "The Art of Polymer Clay: Designs and Techniques for Making Jewelry, Pottery, and Decorative Artwork" di Donna Kato.

Scritto da: La Pi

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