6 marzo 2017

Se son rose fioriranno!

Amatissima per il profumo, la bellezza e le sue numerose varietà cromatiche, la rosa è coltivata sin dai tempi antichi e ha conquistato artisti di ogni epoca. Per celebrare l'arrivo della primavera e la fugace bellezza della natura, scopriamo qualcosa di più su quella che indubbiamente è la regina indiscussa dei fiori nonchè protagonista di tante creazioni handmade.

Creazioni di: mapano
La rosa, appartenente alla famiglia delle Rosaceae, è un genere che comprende circa 250 specie e altrettante varietà spontanee, ed è, inoltre, tra le piante ornamentali maggiormente conosciute.
Come dimostrano numerose testimonianze letterarie e grafiche che ci sono pervenute, la rosa era coltivata già nell’antichità da cinesi, egizi e greci. Per quanto riguarda la Cina si possono trovare testimonianze in alcuni scritti di Confucio. In Egitto, invece, troviamo la rosa raffigurata in tessuti e affreschi. Dalla Grecia la coltivazione si diffuse presso i Romani; le rose non erano utilizzate solo a scopo ornamentale, ma anche per l’estrazione di oli essenziali, che venivano utilizzati per la preparazione di profumi e unguenti. La tecnica colturale doveva essere già molto progredita. Negli scritti del tempo si trovano citati diversi metodi di moltiplicazione vegetativa e si parla anche di metodi di forzatura a cui venivano sottoposte queste piante, per ottenere una fioritura precoce.
Nel Medioevo, le rose a scopo ornamentale erano diffuse quasi esclusivamente nei giardini delle corti principesche ma divennero importanti anche come piante medicinali e cominciarono ad essere coltivate anche nei monasteri; si deve, per esempio, a Sant’Alberto Magno un’accurata descrizione di alcune specie di rose.
Creazioni di: lofficina
Fin verso la fine del XVIII secolo in Europa erano diffuse quasi esclusivamente le specie di origine europea e le loro varietà, insieme a poche specie proveniente dall’Asia occidentale. È all’inizio del XIX secolo che iniziarono a diffondersi maggiormente alcune specie importate dall’Asia e contemporaneamente si incominciò a ricorrere alla tecnica dell’ibridazione mediante impollinamento artificiale. Proprio attraverso il lavoro di ibridazione tramite specie europee ed orientali, furono ottenuti numerosi nuovi tipi di rose, tra i più importanti sono quelli denominati come ibridi rifiorenti o perpetui.
Il primo ibrido rifiorente si ritiene sia stata la varietà francese "Rose du Roi" ottenuta nei primi anni del 1800, successivamente comparvero numerosissime varietà rifiorenti che ebbero larga diffusione. Altro passo fondamentale nello sviluppo delle rose coltivate a scopo ornamentale, fu la comparsa degli ibridi di Tea, derivati dall’incrocio tra gli ibridi rifiorenti e le Rose Tea. La prima varietà di questo gruppo fu probabilmente "La France", ottenuta dal vivaista francese Guillot nel 1867. La grande diffusione degli ibridi di Tea si ebbe comunque nel XX secolo.
 In seguito si è avuto lo sviluppo di molti altri gruppi di rose, ad esempio le rose a cespuglio moderne o le rose in miniatura, e ogni anno vengono create nuove varietà continuando ad accrescere questa già vastissima famiglia.
Creazioni di: TheCraftyBeeOnline - VickyLaFrange - ElaSiromascenko - AtelierMinnie
SIMBOLOGIA
La rosa è un fiore che racchiude in sé molteplici simboli e significati anche contrastanti tra loro. È infatti ambivalente, potendo contemporaneamente significare perfezione celeste e passione terrena, tempo ed eternità, vita e morte, fecondità e verginità.
I primi cristiani considerarono le rose un simbolo di lussuria e di degenerazione, ma successivamente questo fiore entrò nella tradizione cristiana diventando una figura simbolica della Madre di Gesù Cristo. Allo stesso tempo la rosa per la sua struttura tondeggiante è stata assimilata alla forma del cerchio, simbolo che in Occidente già nell’antichità, era utilizzato per indicare perfezione e allo stesso tempo anche il ciclo vitale. Nell’Estremo Oriente la simbologia della rosa è analoga a quella del fiore di loto, entrambi i fiori accompagnano riti e raffigurazioni funerarie e simboleggiano il centro segreto a cui si può pervenire attraverso il perfezionamento dell’anima.
Sono diverse le vicende che vedono la rosa inclusa nella mitologia classica Greco-Romana e successivamente anche nella superstizione popolare, molto diffusa soprattutto nel Medioevo, che ha notevolmente influenzato successive leggende, fiabe e racconti. Era in questo caso il fiore che le streghe preferivano, in quanto ritenuto particolarmente idoneo a provocare il male, forse per la presenza di spine sul suo stelo; ma allo stesso tempo era pure il fiore prediletto dalle fate, che se ne servivano spesso per recare felicità e benessere alle persone buone.
Secondo il linguaggio dei fiori la rosa può veicolare vari messaggi che vanno dal fascino all’amore, ma anche amicizia, felicità, gelosia, attribuiti in base alle diverse varietà e colori.
Creazioni di: lOll3SHOP - LaurasPills - FarfallaDorata - LauraBags
La rosa è stata protagonista nel tempo come pianta ornamentale, officinale ed aromatica. Ancora oggi i suoi petali vengono utilizzati per le proprietà medicinali e per l’estrazione della sua essenza, impiegata in pasticceria e liquoristica . E' inoltre, una delle basi immancabili più utilizzate in profumeria. Un semplice fiore ma allo stesso tempo un vero e proprio simbolo complesso ed affascinante che ancora oggi non manca di ispirare e far parlare di sè.

Una rosa non ha bisogno di predicare. Si limita a diffondere il proprio profumo.
Mahatma Gandhi

CURIOSITÀ

La rosa, regina del tatuaggio

Ricette con le rose:

FONTI
“Il grande libro dei fiori e delle piante - enciclopedia pratica” selezione dal Readers’s Digest
La rosa nei miti, nelle religioni e nei simboli

1 commento:

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