30 ottobre 2015

Lettera aperta a Etsy riguardo il Comitato consultivo dei venditori

Cara Etsy,
nei giorni scorsi abbiamo visto l’annuncio per il Comitato consultivo dei venditori.
Dobbiamo dirtelo, siamo davvero deluse. Anche se apprezziamo il fatto che pensi a nuovi modi di entrare in contatto con i venditori, pensiamo che i doveri di questi consiglieri superino di gran lunga qualsiasi impegno dovuto alla community.

Come membri della comunità italiana su Etsy, ci sentiamo ulteriormente prese in giro, in quanto ci chiediamo come mai, ancora una volta, non ci sia alcun cenno o speranza per un ufficio qui in Italia o almeno un Country Manager (e questo vale anche per la Grecia). Questi due sono paesi dove le comunità locali sono state davvero attive per anni e invece di pensare a modi per aiutarle e far crescere tali mercati, stai chiedendo ai venditori di fare ancora di più e, di fatto, di lavorare per Etsy gratis. 

Dov’è finita la tua etica? E la tua umanità, onestà e giustizia? 
Fino a questo momento abbiamo pur sempre apprezzato Etsy, perché non ci è mai stato chiesto niente e quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto per l’amore del fatto a mano e della nostra community.

Potevamo essere d’accordo o meno sul tuo graduale abbandono della filosofia dell’handmade indipendente. Potevamo storcere la bocca alla lotta quasi inesistente (che potrebbe essere scambiata per acquiescenza) alle infrazioni del copyright e ai rivenditori, pur capendo quanto siano difficili questi compiti e anche quanto la presenza di questi venditori sia remunerativa.
Siamo state francamente sconcertate dalla tua mancanza di azione nei riguardi della recente dichiarazione di USPS che non traccerà più la posta in molti paesi, cosa che affliggerà moltissimi negozi europei.
Ci ha preoccupato il tuo annuncio sul Local purchasing per UK e Australia, dato che pensiamo che i compratori dovrebbero decidere da soli da dove comprare e dovresti essere consapevole che UK e Australia sono dei buoni mercati per i negozi di tutto il mondo.

Non possiamo però sopportare che l’Italia, dove il design e l’artigianato sono importantissimi sia nella cultura che nell’economia, sia considerata meno importante di altri mercati. Siamo consapevoli del fatto che gli italiani comprino poco online MA almeno potresti chiederti perché società come Google, Amazon e Samsung abbiano riservato un’attenzione speciale al Made in Italy. Noi esportiamo, attiriamo compratori stranieri e siamo un mercato immenso da questo punto di vista.

Sembra che Etsy sia l’unica piattaforma che non abbia visto questa opportunità, quella di diventare l’ingresso ad un mercato internazionale per tantissimi designer, artigiani e, visto il recente cambio delle regole, anche per la piccola e media impresa artigiana.
Etsy ha perso questa opportunità e questo è un suo diritto come azienda; ma è un suo diritto chiedere ai venditori di fare il lavoro che dovrebbe fare da sé? Pensiamo che con il Comitato consultivo dei venditori, Etsy abbia superato un limite. Se pagassi qualcuno per fare quel lavoro potresti raggiungere risultati ancora maggiori invece di usare le persone per i tuoi scopi.

Per queste ragioni affermiamo che:
- continueremo ad usare Etsy finché sarà il miglior marketplace per vendere l’artigianato;
- continueremo a gestire la comunità su Etsy, finché ci riusciremo e come potremo;
- PERÒ smetteremo immediatamente di promuovere Etsy in Italia.

Siamo perfettamente  consapevoli che Etsy qui è conosciuto anche grazie a quello che abbiamo fatto negli ultimi 6 anni. Nonostante questo fosse il nostro scopo, la situazione è ora divenuta insostenibile e quindi non possiamo continuare come prima senza un aiuto decisivo da parte della società. Abbiamo preparato il terreno per permettere ad Etsy di stabilirsi in Italia ma a questo punto non possiamo fare niente di più, abbiamo fatto già abbastanza.

Distinti saluti,
Il Capitano e i Leader di Etsy Italia Team

NB. Queste sono le nostre considerazioni personali e come tali non rappresentano le idee dei membri della nostra community. 

Cronistoria EIT:



2009
  • è nato;
  • ha raccolto ben presto almeno 100 negozi italiani;


2010
  • ha organizzato il primo CP in Italia (giugno, a Roma e Milano);
  • ha raggiunto i 400 membri (dicembre);


2011
  • ha organizzato il primo mercatino con solo negozi di Etsy (maggio, a Roma);
  • ha gestito insieme ad un altro team italiano lo stand Etsy ad Abilmente (ottobre, Vicenza),
  • ha iniziato a lavorare per contro proprio alla traduzione delle FAQ di Etsy;
  • ha organizzato quattro CP a Roma;
  • ha vinto il team spirit awards di Etsy;
  • ha organizzato la prima campagna di raccolta fondi per una buona causa raccogliendo 103€ per la GECA;
  • ha raggiunto i 700 membri (dicembre);


2012
  • ha tradotto Etsy in Italiano;
  • ha partecipato alla fiera  Kreativ come stand EIT (settembre, a Bolzano);
  • ha gestito il punto info Etsy a Opendesign (novembre, a Venezia);
  • ha organizzato 9 CP in Italia (sei a Roma, uno a Perugia, due a Milano);
  • ha organizzato la seconda campagna di raccolta fondi per una buona causa raccogliendo 108€ per l’inondazione delle 5 terre;
  • ha organizzato la terza campagna di raccolta fondi per una buona causa raccogliendo 1510€ (netti) per il terremoto in Emilia;
  • ha raggiunto i 1800 membri;


2013
  • ha aiutato nell’organizzazione della presentazione di Etsy in Italiano (febbraio, a Milano);
  • ha gestito e raccolto fondi per il Craft Camp tramite il crowdfunding (luglio-agosto);
  • ha partecipato al programma Mentor Month (settembre);
  • ha partecipato, su richiesta degli organizzatori, con 8 negozi Etsy alla Rome Maker Faire (ottobre, a Roma);
  • ha organizzato le due giornate del Craft Camp che ha visto la partecipazione di circa 500 persone (ottobre, Milano);
  • ha organizzato la quarta campagna di raccolta fondi per una buona causa raccogliendo 210€ (netti) ciclone in Sardegna;
  • ha raggiunto i 3000 membri (dicembre);


2014
  • partecipazione attiva a tutti i mesi della Etsy School;
  • ha partecipato al Summit europeo dei capitani di Etsy con una presentazione sul Craft Camp;
  • ha organizzato 12 CP in tutta Italia per il compleanno di Etsy (maggio e giugno), e almeno 20 totali durante tutto l’anno;
  • ha partecipato, su richiesta degli organizzatori, con 10 negozi Etsy alla Rome Maker Faire (ottobre, a Roma);
  • ha raggiunto i 4000 membri (dicembre);


2015
  • ha organizzato autonomamente la EIT school, scuola di formazione per negozi della community;
  • è stato invitato all’evento Creativi in rete per parlare di networking;
  • ha partecipato ancora una volta alla Maker Faire con alcuni negozi rappresentando Etsy alla Maker Faire Rome, fiera europea dei maker.


20 commenti:

  1. Mi dispiace tantissimo per questa situazione. Avete svolto finora un lavoro incredibile di condivisione e promozione della piattaforma. Io stessa ho conosciuto Etsy grazie al Team Italia; e, sempre grazie a voi, ho ricevuto risposte a tantissimi dubbi per i quali altrimenti avrei desistito dal crearmi uno shop.
    Forse tutto questo viene dato per scontato, ma so che non è così. Mi rendo conto del lavoro incredibile che c'è dietro, e so che è mosso esclusivamente dalla grande passione che ci accomuna.
    Mi rammarica la vostra decisione ma la comprendo e la sostengo.

    RispondiElimina
  2. Condivido tutto in pieno. Avete fatto benissimo a scrivere questa lettera

    RispondiElimina
  3. Anch'io condivido appieno, complimenti per il lavoro svolto e sono sicura che le vostre parole faranno riflettere e, speriamo, porteranno un cambiamento.

    RispondiElimina
  4. Condivido ogni parola, ogni virgola ed ogni spazio...
    Ben fatto.

    RispondiElimina
  5. Complimenti a voi per il lavoro svolto in questi anni.
    Avete fatto benissimo a scrivere questa lettera

    RispondiElimina
  6. Bravissime! Ben fatto, ben detto, ben argomentato.

    RispondiElimina
  7. Condivido tutto quello che avete scritto.
    Anzi mi permetterei di aggiungere che siete state troppo BUONE nella descrizione delle malefatte di ETSY, visto che la penalizzante "shop local" è ormai estesa a TUTTA L'EUROPA (ovviamente in modo strisciante e non dichiarato), che ETSY come piattaforma, se ne frega altamente delle questioni legate all'IVA, sia sotto il profilo del prezzo finale da mostrare al compratore, sia sotto il profilo di prevedere una regolare fatturazione (bill) per le fees applicate ai sellers e questo, nonostante abbia una sede fiscale in Irlanda (quindi Europa) per pagare meno tasse.....

    Ovviamente complimenti per tutto quel che fate, se qui c'è qualcuno che ci rappresenta siete VOI, non Etsy.

    RispondiElimina
  8. Ragazze sottoscrivo tutto quello che avete scritto e appoggio e condivido la scelta che avete fatto, anche a me ultimamente come Rappresentante Regionale pesava molto sponsorizzare una piattaforma che se all'inizio aiutava e promuoveva gli artigiani ora sembra remare contro in ogni modo. La sensazione è che vogliano che ce ne andiamo, e questa ulteriore richiesta mi è sembrata fuori luogo e molto di comodo, quasi a volerci dare un contentino, che poi in realtà è un ulteriore e oneroso impegno per chi decidesse di accettare questo incarico.
    Etsy si deve impegnare con l'Italia e con i seller italiani, deve promuovere la piattaforma, deve darci dei referenti a cui rivolgerci, deve applicare le SUE regole a tutti, e deve aiutarci a vendere, non metterci i bastoni tra le ruote.

    .

    RispondiElimina
  9. Fate bene a protestare. Le ingiustizie, le irregolarità, le politiche per l'interesse di pochi, le acquiescenze devono essere denunciate se non altro per ricordare a qualcuno che non si é pecore. Dietro le belle parole programmatiche per un mercato dove dovrebbe valere il sostegno reciproco tra i venditori e tra i venditori e Etsy si trova 1) il sorpasso nelle liste per rilevanza - mediante pagamento di un extra - della tanta gente che si fa il "m.zzo" per rendere al meglio la propria vetrina e i propri prodotti. Alla faccia della concorrenza leale basata sul gradimento dei propri prodotti, 2) si viene diffidati pena l'espulsione quando si trova un mezzo per farsi vedere e la si sfrutta alla stessa maniera di tanti americani, solo che quelli rimangono con i loro annunci indenni mentre altri tra cui io li trovano oscurati di autorità.3) Inneggiano all'artigianato e ci si trova davanti a rivendite di oggetti industriali.4) Inneggiano alla trasparenza e non condividono dati statistici che permetterebbero di far valutare quanto del giro di affari é dovuto da venditori che comprano tra di loro e quanto a un effettivo riscontro di gente non artigiana che compra da artigiani. 5) ritirano i tuoi annunci "irregolari" da google, ma lasciano quelli di altri che hanno collegato al tuo negozio così chi cerca te trova altri trainati da te, e ti rispondono oops scusa ma non possiamo farci niente, rivolgiti a google. Si sono quotati in Borsa e fanno joint ventures e chissà cos'altro , ma a quanto vedo con gli stessi sistemi di tanti altri: salendo sulle spalle di tanti che li sostengono. In borsa l'enorme quantità di piccoli azionisti viene chiamata in gergo "parco buoi" in Etsy noi come ci chiamano? Grazie per l'enorme sforzo profuso nel tradurre i testi inglesi e americani Grazie per l'energia profusa nel team a vantaggio di noi tutti.

    RispondiElimina
  10. Saranno opinioni personali, ma direi che il team vi supporta e condivide i vostri pensieri :)

    Inoltre, recentemente, ho sentito che un capoccione ha detto che etsy non è un marketplace di crafts, direi che c'è qualcosa che non torna...

    RispondiElimina
  11. Scusate sono un neofita di Etsy, che lavoro chiedono di fare gratis ai venditori? Potete spiegarvi per quelli come me che non stanno cosí sul pezzo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le scritte rosse nella lettera sono dei link. Se ci clicchi poi leggere di cosa si tratta.

      Elimina
  12. Che amarezza... Ho come il sentore di non essere assolutamente presi in considerazione.
    Condivido a pieno la vostra lettera. Il vostro lavoro è importante e va considerato. Speriamo che Etsy riconsideri le sue scelte. Grazie per il vostro prezioso lavoro!

    RispondiElimina
  13. Condivido tutto quello che avete scritto e vi ringrazio per quello che fate per noi Team Italiano.
    Spero che questa lettera faccia riflettere ETSY e che porti cambiamenti positivi.
    Grazie ragazze

    RispondiElimina
  14. Condivido tutto. Il vostro è stato ed è un grandissimo lavoro e va rispettato. E non trovo affatto equo il fatto di avvantaggiare alcuni paesi. Senza parole...

    RispondiElimina
  15. Questa dei rappresentanti è una cosa politica vogliono fare un piccolo parlamento di Etsy sono curioso di sapere quali saranno i criteri di scelta fra i candidati. inizia l'era delle lobby nel marketplace

    RispondiElimina
  16. We are the online lsat prep course and we would like to address the recent changes to the Etsy Seller Advisory Board. We feel that the new changes do not adequately represent the needs of the sellers on Etsy.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...