Alzi la mano chi di noi crafter non ha mai trovato - per email, messaggio privato, post sulla propria pagina fb - una richiesta di “collaborazione”, preceduta da qualche generico complimento, da parte di una qualche fantomatica fashion blogger che prometteva pubblicità su ogni forma di social network possibile ed immaginabile.
Sappi che non sei sola, come il tumblr Campioncini testimonia. La figura del redattore di recensioni sicuramente non è nuova, ma negli ultimi tempi si è evoluta verso una nuova direzione; non è più l’acquirente a raccontare al pubblico i pro e i contro di un prodotto, oppure l’azienda a ricercare un tester, ma qualcuno o qualcuna che decide di improvvisarsi influencer, vale a dire una persona che, tramite i suoi giudizi e le sue opinioni, riesce ad influenzare una più o meno grossa fetta di mercato.
Peccato che questa non sia una professione che si possa improvvisare: bisogna essere abili manager di se stessi, ottimi persuasori e, soprattutto, buoni conoscitori del marchio o dell’artista che si intende sponsorizzare.
Purtroppo molti di questi blogger non sono dotati di nessuno di questi requisiti: hanno semplicemente deciso di seguire la scia di personaggi che sono riusciti ad acquisire una certa fama e notorietà su internet. D’altronde mandare una mail o un messaggio proponendosi come “collaboratori” non costa nulla, solo qualche minuto di tempo.
È inoltre sconcertante che alcune richieste arrivino spesso da blogger creative che vendono online e che quindi dovrebbero ben sapere quanto lavoro ci sia dietro ogni singola creazione.
Infine, proprio a causa di questi aspiranti “collaboratori” o “collaboratrici”, i blogger che, da tempo e con professionalità, si occupano di recensire oggetti o servizi, rischiano di perdere credibilità.
Come comportarsi quindi? Di seguito dei suggerimenti pratici per i blogger e per i crafter:
Per i blogger:
Scrivete in italiano corrente e corretto. Per quanto possa apparire un suggerimento scontato, non lo è: vedersi arrivare una mail che si intende lavorativa piena di abbreviazioni, errori grossolani e “k” al posto di “c” non è affatto piacevole. E soprattutto non vi fa sembrare persone capaci di scrivere una recensione convincente.
Siate originali. È possibile che un maker abbia già ricevuto più di una proposta di “collaborazione”. È fondamentale quindi che, per essere presi in considerazione, vi dimostriate diversi da tutti gli altri che, prima di voi, hanno proposto la stessa cosa. Pertanto non spedite decine di mail tutte uguali, ma cercate di personalizzarle. Fate capire al crafter che apprezzate il suo lavoro, il suo impegno, e non solo gli eventuali prodotti gratuiti.
Siate comprensivi. Un crafter non è un’azienda: non ha grossi volumi di entrate tali da giustificare a cuor leggero la cessione gratuita di un oggetto alla prima persona che lo chiede. Pertanto, se la persona che contattate vi offre anche solo uno sconto, quantomeno ringraziate senza volatilizzarvi nel nulla. Il mondo dei crafter italiani non è poi così vasto: il passaparola - negativo - potrebbe avere diverse conseguenze per il vostro futuro di “collaboratore” o “collaboratrice”.
Focalizzate la vostra attenzione. Se all’interno del vostro blog si può trovare di tutto, dalla recensione di cibi precotti, all’acetone per unghie sensibili per arrivare agli assorbenti antisudore, al crafter che avete contattato sorgerà qualche perplessità. Una volta che avete trovato la vostra strada, seguitela senza temporeggiare fra mille deviazioni: darete un’impressione di maggior preparazione e competenza.
Fate un buon lavoro. Se qualcuno di noi accetta di spedirvi prodotti gratuitamente, quantomeno si aspetta un post di buona qualità: immagini non mosse o sfocate, sicuramente non del prodotto imballato o malamente appoggiato da qualche parte. Mostratevi in prima persona mentre lo utilizzate: altrimenti fare recensire a voi o a chiunque altro non avrebbe nessuna differenza.
Restituite l’oggetto che avete recensito. Se il fine della vostra richiesta è puramente quello di arricchire il vostro blog con una recensione interessante per i lettori, prendete seriamente in considerazione l’ipotesi di tenere con voi l’oggetto solo per il tempo necessario alla recensione stessa (come fanno le riviste serie per i servizi di moda), per poi restituirlo a chi l’ha prodotto. In alternativa, se proprio vi è piaciuto tanto, potete pagarlo e quindi tenervelo.
Se sei anche una creativa, proponi un baratto. Scambia prodotti con altre blogger e recensitevi a vicenda; è un modo equo e molto amichevole di farsi conoscere dai lettori reciproci.
Non chiedere omaggi. Parla dei prodotti che ti piacciono e che hai scoperto o perché visti dal vivo (per esempio ai mercatini) o perché sei certa della loro qualità. Come puoi esserne certa? Fai un sacco di ricerca in rete e contatta i crafter per avere maggiori dettagli sul processo di creazione, sui materiali, sui dettagli. E poi diciamolo: una bella serie di fotografie permette anche di riconoscere la qualità del prodotto
Per i crafter:
Siate gentili. Può darsi che la persona che vi ha contattato vi abbia trattato con più o meno affabilità, ma questo non giustifica risposte scocciate o arrabbiate. Se non gradite l’operato di chi si è proposto di scrivervi una recensione, ringraziate, salutate e passate oltre. Molto più semplice che rovinarsi il fegato!
Fate attenzione. Alcuni blogger improvvisati, una volta ricevuto il prodotto, scompaiono, lasciandosi alle spalle un connubio di danno e beffa. Prima di accettare di spedire qualcosa a qualcuno, accertatevi della serietà di chi si è proposto. Come già detto, il mondo dei crafter è molto piccolo: sicuramente qualcuno avrà già sentito parlare della persona che si è proposta a voi!
Cercate pubblicità adatta al vostro target. Non sempre per un crafter vale l’adagio “l’importante è che se ne parli”: se siete specializzati nella realizzazione di prodotti da uomo, sarà pressoché inutile essere recensiti su di un blog letto quasi esclusivamente da ragazzine.
Non ve la prendete. Se in una recensione verranno messi in luce anche aspetti negativi del vostro prodotto, non vi arrabbiate. La franchezza è una dote rara e, se supportata da prove concrete, una recensione negativa può essere decisamente migliore di una positiva portata a termine solo per amore del prodotto gratuito: potrà aiutare ad affinare le vostre capacità di crafter.
Mantenete alta la qualità del prodotto. Non affannatevi a diversificare la produzione destinata al blogger, altrimenti chi , dopo aver comprato invogliato dalla recensione, si vedrà recapitare a casa un prodotto di qualità inferiore o impacchettato con meno cura, provvederà a smontare l’opinione positiva costruita in precedenza.
Scambia opinioni con i tuoi colleghi per scoprire quali blog sono in linea con la tua immagine. Tra crafter ci si aiuta, e se non sai dove chiedere, il forum dell’Etsy Italia Team è il posto dove andare :)
Contatta direttamente tu i blogger il cui lavoro ti convince. Non aspettare che i blogger vengano a te, cerca tu quali sono i blog più adatti al tuo prodotto, internet è vasto e, soprattutto se sei agli inizi, potrebbe esserti utile per farti conoscere.
Crea un rapporto di collaborazione e fiducia reciproca. Se ti piacerebbe comparire su un blog che segui, proponi all'autore di parlare in anteprima di una nuova collezione. Se il blogger ricambia l'interesse, vedrai che non sarà necessario (a meno che tu non voglia) omaggiare il blogger, che invece sarà ben felice di avere un'esclusiva.
Per concludere, cerchiamo di rispondere alla domanda: Esiste una netiquette su questo tema?
Il fenomeno dell'"accattonaggio digitale" ha aperto un dibattito tra blogger e social media assistant fatto di post, editoriali e commenti agli stessi. Dalla lettura di tutto questo interessante materiale, si evince che sì, esiste una netiquette fondata sul rispetto nel proprio e nell'altrui lavoro di blogger e di crafter.
Una blogger seria e/o professionista non si sognerebbe mai di svalutare il lavoro di una intera categoria svendendo la propria professionalità in cambio di "campioncini", per una questione di principio etico e deontologico: il lavoro va sempre riconosciuto e remunerato adeguatamente. Allo stesso modo una crafter seria non si presta a questo sistema di contenuti mediocri, inutili se non addirittura dannosi: perché associare il proprio nome ad un blog imbarazzante o peggio ad un imbarazzante blogger accattone/a che elemosina indiscriminatamente detergenti per la casa e oggetti artigianali? Va da sé il rifiuto senza indugio di proposte di questo tipo. Piuttosto meglio valutare altre soluzioni per pubblicizzare il proprio lavoro, come l’acquisto di spazi pubblicitari, campagne sui social network, contattare un digital PR, eccetera.
Per chi volesse approfondire la lettura, ecco alcuni punti di vista delle blogger professioniste: Giovanna Gallo e MomaStyle.
Su questo argomento è tutto, speriamo di averlo sviscerato a sufficienza!
E tu? Qual è il tuo rapporto con le collaborazioni? Come ti sei trovata? Hai qualche esperienza particolare che, in positivo o in negativo, potrebbe essere utile ad altri? Se sì, raccontacela nei commenti!
Hanno contribuito a questo articolo: