Nel
mondo dell'handmade, avendo la possibilità di comprare prodotti da
piccoli negozi o da privati come accade su Etsy, quant'è difficile
valutare
la qualità
del lavoro che si intende acquistare?
Quali
sono gli strumenti di cui il consumatore dispone per distinguere i
prodotti in base alla qualità e quindi essere sicuro del loro
valore?
Una
prima discriminante sono le caratteristiche
sensoriali,
altre informazioni si possono ricavare dai dati forniti dal
produttore, ma entrambi questi strumenti possono essere parziali o a
volte ingannevoli.
Nell'ultimo
decennio le discipline dell'analisi sensoriale si sono sviluppate
soprattutto in campo alimentare, come strumento nelle mani dei
produttori per rispondere in modo più mirato alle esigenze
del consumatore.
Queste discipline ci dimostrano che il
consumatore inconsciamente riconosce sempre la qualità,
molto spesso però ci sono dei condizionamenti "ambientali"
che lo distolgono dal seguire il proprio istinto ed è per questo
che, per esempio in ambito di degustazione, vanno educati i propri
sensi. Lo stesso discorso vale per la qualità dei prodotti.
Attualmente
nel campo del design sta nascendo una nuova consapevolezza da parte
dei produttori che riconoscono il ruolo sempre più importante dei
materiali che, oltre a supportare la tradizionale funzionalità
tecnica, devono contemporaneamente crearne la personalità attraverso
una maggiore espressività
sensoriale
ed anche attraverso il loro grado di ecocompatibilità.
In
campo tessile già esistono metodologie standardizzate di analisi
sensoriale dei prodotti utilizzate
come valido strumento di controllo
qualità, ricerca
di nuovi prodotti e
sviluppo
del marketing territoriale.
Ovviamente tutto ciò a vantaggio ed uso dei produttori, ma la cosa
interessante è che tutto ciò si può applicare anche sull'altro
fronte ovvero quello del consumatore che può “imparare” ad
escludere i condizionamenti ambientali e arrivare a riconoscere la
qualità attraverso l'analisi più consapevole di alcune
caratteristiche del prodotto (nell'immediato è piuttosto semplice
provarlo attraverso la comparazione di prodotti diversi). In questo
modo il consumatore si auto-educa all'acquisto
consapevole,
impara ad avere uno spirito critico nei confronti del prodotto e del
suo prezzo e, soprattutto, si mette al riparo dalle cosiddette
“cantonate”.
Utilizzando
i principi di base dell'analisi sensoriale e grazie all'esperienza di
chi utilizza vari tipi di materiali nei propri lavori, inizieremo ad
apprendere alcuni piccoli accorgimenti che ci permetteranno di
diventare dei consumatori più consapevoli di prodotti fatti a mano.
Molto interessante, non vedo l'ora di leggere i prossimi articoli! :)
RispondiEliminaGrazie!
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