9 ottobre 2012

Materiali

Nel mondo dell'handmade, avendo la possibilità di comprare prodotti da piccoli negozi o da privati come accade su Etsy, quant'è difficile valutare la qualità del lavoro che si intende acquistare?
Quali sono gli strumenti di cui il consumatore dispone per distinguere i prodotti in base alla qualità e quindi essere sicuro del loro valore?

Una prima discriminante sono le caratteristiche sensoriali, altre informazioni si possono ricavare dai dati forniti dal produttore, ma entrambi questi strumenti possono essere parziali o a volte ingannevoli.


Nell'ultimo decennio le discipline dell'analisi sensoriale si sono sviluppate soprattutto in campo alimentare, come strumento nelle mani dei produttori per rispondere in modo più mirato alle esigenze del consumatore. Queste discipline ci dimostrano che il consumatore inconsciamente riconosce sempre la qualità, molto spesso però ci sono dei condizionamenti "ambientali" che lo distolgono dal seguire il proprio istinto ed è per questo che, per esempio in ambito di degustazione, vanno educati i propri sensi. Lo stesso discorso vale per la qualità dei prodotti.

Attualmente nel campo del design sta nascendo una nuova consapevolezza da parte dei produttori che riconoscono il ruolo sempre più importante dei materiali che, oltre a supportare la tradizionale funzionalità tecnica, devono contemporaneamente crearne la personalità attraverso una maggiore espressività sensoriale ed anche attraverso il loro grado di ecocompatibilità.


In campo tessile già esistono metodologie standardizzate di analisi sensoriale dei prodotti utilizzate come valido strumento di controllo qualità, ricerca di nuovi prodotti e sviluppo del marketing territoriale. Ovviamente tutto ciò a vantaggio ed uso dei produttori, ma la cosa interessante è che tutto ciò si può applicare anche sull'altro fronte ovvero quello del consumatore che può “imparare” ad escludere i condizionamenti ambientali e arrivare a riconoscere la qualità attraverso l'analisi più consapevole di alcune caratteristiche del prodotto (nell'immediato è piuttosto semplice provarlo attraverso la comparazione di prodotti diversi). In questo modo il consumatore si auto-educa all'acquisto consapevole, impara ad avere uno spirito critico nei confronti del prodotto e del suo prezzo e, soprattutto, si mette al riparo dalle cosiddette “cantonate”.

Utilizzando i principi di base dell'analisi sensoriale e grazie all'esperienza di chi utilizza vari tipi di materiali nei propri lavori, inizieremo ad apprendere alcuni piccoli accorgimenti che ci permetteranno di diventare dei consumatori più consapevoli di prodotti fatti a mano.

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